La Juventus aggiunge un record nuovo di zecca nel proprio albo centrando la 26esima vittoria consecutiva in casa. Una striscia incredibile, avviata con il Bologna nell'ottobre del 2015 e confermata ieri, proprio contro i felsinei. Un altro tris rifilato alla squadra di Donadoni grazie agli acuti della coppia più attesa da mesi, quella albiceleste formata da Higuain e Dybala.
Con i rossoblu, Max Allegri prosegue sulla stessa onda di Dicembre confermando il caro assetto del 4-3-2-1. La sorpresa assoluta è rappresentata da Asamoah, schierato terzino sinistro al posto di Evra, non convocato e sempre più lontano da Torino. Assente anche Sandro per problemi fisici. C'è Barzagli in coppia con Chiellini, mentre Neto sostituisce l'influenzato Buffon. Sturaro dal 1', Roncon si accomoda in panchina.
Non occorre molto tempo per capire come Pjanic sia della partita, i tocchi morbidi sull'erba dello Stadium solleticano il pubblico e ingolosiscono gli argentini di fianco. La meraviglia che estrae al minuto 7 è un pezzo che cancella molte delle critiche piovute negli ultimi mesi. Il bosniaco gestisce la sfera sulla trequarti, legge il movimento di Higuain e lo serve perfettamente con un pallone delizioso. Il resto è cosa nota, prevedibile, con l'1-0 del Pipita.
Tutto rose e fiori? Assolutamente no. Allegri sbraita con Marchisio e Dybala per le loro posizioni, mobilita Hernanes e Rincon nel riscaldamento per dare segnali forti ma le imprecisioni nell'ultimo passaggio rendono difficile creare problemi a Mirante. Soprattutto Dybala, - finalmente titolare dopo mesi - risulta fuori dal gioco, oscurato probabilmente dal ruolo decentrato che lo costringe a dover stare più largo del solito.
È comunque suo il raddoppio su calcio di rigore. Ottimo l'inserimento a fari spenti di Sturaro in area: di forza, fugge via al difensore e questi non può far altro che buttarlo giù. Dal dischetto la Joya bianconera. Gli incubi della Supercoppa sono spariti, la rasoiata perfetta che spiazza Mirante è la sentenza sul recente passato cancellato. 11/11 in Serie A, un cecchino vero e proprio.
Il primo tempo si chiude in doppio vantaggio, meritato anche se la scarsa velocità e l'imprecisione hanno ammortizzato una buona Juventus. Non ci sono interventi degni di nota da parte di Neto, sostituto di Buffon nel nome e nei fatti. Ad inizio ripresa, la forte convinzione di chiudere definitivamente la partita porta i campioni d'Italia ad eseguire il proposito.
Ancora il Pipita rifinisce per il 3-0 finale. Un'azione tutta in velocità, questa volta, con la corsa profonda di Lichtsteiner e l'uno-due magnifico con Khedira. Il cross morbido dello svizzero trova solo Higuain, che schiaccia di testa e segna il 12esimo goal in campionato (15 totali con la Juve). C'è spazio per qualche giocata nello stretto e in verticale, con Khedira sublime a servire un Dybala sprecone.
Nel finale spazio e applausi per Rincon per il debutto ufficiale. Approvazioni da ogni dove per Asamoah, finalmente a proprio agio e capace di crescere minuto dopo minuto sulla fascia sinistra. Insomma, tutto sembra andare per il verso giusto con ogni elemento che ha ritrovato la pace interiore. È la quindicesima vittoria in campionato, 45 punti e +4 sulla Roma con una partita ancora da recuperare. Cosa deve far paura? Il fatto che questa squadra potrà soltanto migliorare con l'aggiunta di pezzi mancanti come Sandro, Bonucci e Alves.