Carlos Roberto da Souza Junior, più semplicemente Carlao: classe 1986, brasiliano, cresciuto nel Corinthians, nel 2008 il salto in Europa, sei stagioni al Sochaux, prima di due anni e mezzo a Cipro, con la maglia dell'Apoel Nicosia. E' questo il profilo del secondo colpo del mercato invernale del Torino, il primo in un reparto, la difesa, individuato da tutti come il più bisognoso di innesti. Carlao, a Torino già in mattinata per le visite mediche di rito, arriverà in prestito e potrebbe essere convocato già per la trasferta di domenica a Sassuolo.
Mancino di piede, quello di difensore centrale è il suo ruolo naturale, anche se più volte, in carriera, si è disimpegnato come esterno basso sinistro di una difesa a quattro. Carlao, in granata, andrà ad occupare la casella liberata dalla partenza di Bovo, trasferitosi al Pescara. Nonostante il brasiliano non sia di certo un colpo da copertina (quasi sicuramente arriverà almeno un ulteriore innesto in difesa), la sua carriera spesa tra Francia e Cipro non deve ingannare: Carlao possiede una discreta esperienza internazionale, acquisita proprio a Cipro, dove con l'Apoel ha vinto gli ultimi tre titoli nazionali, ottenendo discrete soddisfazioni anche in campo europeo.
Nel 2014-2015 la squadra della capitale cipriota arrivò fino ai gironi di Champions League, dove sfidò Barcellona, Ajax e Psg, mentre nelle due successive annate l'Apoel ha preso parte all'Europa League. Eliminati ai gironi lo scorso anno, in questa stagione i ciprioti hanno centrato una storica qualificazione ai sedicesimi di finale vincendo il loro gruppo e guadagnandosi l'affascinante sfida con l'Atlethic Club di Bilbao. Un incrocio suggestivo a cui Carlao, colonna difensiva dell'Apoel in queste ultime tre stagioni, non prenderà parte: per il suo approdo al Torino, infatti, manca solamente l'ufficialità.