Dopo tre giorni insieme ai compagni, è anche il momento di presentarsi ufficialmente al mondo Juventus: Tomas Rincon parla in conferenza stampa, sceglie il numero 28 e si dice pronto a cominciare la sua nuova avventura bianconera. Il venezuelano, primo nell'ultracentenaria storia dei campioni d'Italia in carica, è arrivato dal Genoa per 8 milioni più uno di bonus ed è alla prima esperienza in una big europea.

"Questi giorni sono stati come un sogno diventato realtà - ammette El General in conferenza stampa mi metterò subito a disposizione di tutti e ringrazio la società per la fiducia. Mi sto adattando velocemente, darò sempre il massimo e potrò garantire molto lavoro cercando di vincere sempre, per me è un onore essere qui".

I primi attimi in allenamento in bianconero di Tomas Rincon. | Fonte immagine: juventus.com

Determinazione e voglia di lavorare sono le chiavi che hanno contraddistinto la carriera di Rincon, aspetti principali che ritrova anche nell'ambiente bianconero: "E' stato tutto molto veloce, appena ho sentito il nome della Juve non ho avuto dubbi: qui si gioca per vincere. Questo club è una famiglia ricca di molti campioni, mi hanno accolto bene. Conoscevo Sturaro e Mandragora, arrivati dal Genoa come me, e tutti i sudamericani che ho affrontato in nazionale".

"Ho fatto un percorso lungo - racconta poi il nuovo acquisto bianconero, ripercorrendo le tappe della propria esperienza, tra Venezuela, Amburgo e Genoa - all'Amburgo sono cresciuto molto come persona, dal Sudamerica alla Germania è un cambio drastico. In Italia ho trovato un grande allenatore che mi ha fatto crescere molto e mi ha fatto giocare in diverse maniere, trovando l'ambiente giusto e continuità".

Tomas Rincon. | Fonte immagine: juventus.com

Una delle gare che potrebbe aver convinto la dirigenza ad acquistare il centrocampista è stato quel tanto chiacchierato 3-1 del Genoa a Marassi, nel quale il neo-juventino si era messo in luce con una prestazione massiccia: "In quella partita abbiam trovato una squadra reduce da una gara dispendiosa come quella di Siviglia - dice lui, oltre un mese dopo quel giorno - contro la Juventus è sempre un'opportunità di dimostrare qualcosa. E' stata una partita particolare, sono arrivati due gol veloci ed è cambiato tutto, noi avevamo tante motivazioni dentro".

Rincon è il primo venezuelano della storia bianconera, una enorme passo in avanti per tutto il calcio Vinotinto: "Per il mio paese è una cosa meravigliosa: il nostro calcio sta crescendo ed il fatto che uno di noi sia alla Juventus è un segnale importante, sono orgoglioso di portare qui la mia bandiera".

Tomas Rincon in conferenza stampa. | Fonte immagine: juventus.com

Nel proprio paese Rincon è visto proprio come un leader, un argomento a lui molto caro, così come alla Juventus, che di leader ne ha diversi: "Ho l'umiltà giusta per imparare ancora, nessuno deve mai sentirsi arrivato. Tutti noi dentro hanno un leader, bisogna saperlo tirare fuori nei momenti giusti".

Infine, un importante messaggio in spagnolo a tutti i suoi compaesani del Venezuela: "Il mio messaggio ai giovani calciatori venezuelani è che nulla è impossibile, tutti i sogni lavorando possono diventare realtà. Sono orgoglioso di essere venezuelano e lavorerò sempre per portare in alto il nome del mio paese. Spero che la Juventus possa avere ora trenta milioni di tifosi in più".