Il record di punti alla sosta natalizia nell'era Cairo (28, superato il Toro 2013-2014 che a fine stagione centrò l'Europa), il terzo attacco del torneo (36 reti messe a segno, le stesse della Juventus), ma anche alcune crepe che nelle ultime gare hanno minato le certezze acquisite durante un girone d'andata condotto ad ottimi livelli. Così il Toro è arrivato alla pausa invernale: con la convizione di avere ottime potenzialità, ma allo stesso tempo con la consapevolezza che con le concorrenti per un posto in Europa ancora sussiste un certo gap: un gap colmabile, ma che comunque mette i granata un gradino sotto alle altre contendenti per un piazzamento in Europa League. In quest'ottica, la chiave di volta della stagione del Toro potrebbe essere il mercato, con una sessione di gennaio che per i granata si preannuncia caldissima: lo stesso Mihajlovic non ne ha fatto mistero chiedendo a gran voce rinforzi nelle sue numerose conferenze stampa-show.

Domagoj Vida (www.esquireme.com)

Per comprare, però, occorre vendere, in modo da liberare i posti necessari e non sforare il tetto imposto dalla riforma Tavecchio: ecco quindi che alle entrare dovranno corrispondere le uscite. Per la difesa, reparto in cui il Torino ha palesato le sue principali lacune, gli indiziati a salutare sono principalmente due. Si tratta di Cesare Bovo, nel mirino di Pescara e Palermo, e Ajeti, una sola presenza in Coppa Italia per lui, anch'egli sondato dagli abruzzesi. I nomi per puntellare la retroguardia granata sono quelli che rimbalzano con insistenza ormai da diverse settimane: Domagoj Vida della Dinamo Kiev (obiettivo difficile, per la verità), Lorenzo Tonelli, ai margini al Napoli, Matias Silvestre, gradito a Mihajlovic che lo ha guidato alla Samp, e Jozo Simunovic, del Celtic. In Scozia sono sicuri, su quest'ultimo nome il Torino è molto forte e presto potrebbe sferrare l'offensiva. Negli ultimi giorni un ulteriore pista si è aggiunta alle idee di Petrachi: quella che porta a Giancarlo Gonzalez, costaricano del Palermo.

Alberto Grassi (www.ecodibergamo.it)

In mediana Mihajlovic ha lamentato più volte la mancanza di alternative all'altezza dei titolari: Obi e Acquah, su tutti, hanno spesso fallito quando sono stati chiamati in causa, facendo rimpiangere Benassi e Baselli. Ecco quindi la necessità di allungare la panchina e di iniettare qualità nel reparto. Anche qui, però, prima di comprare serve vendere: probabile la partenza del già citato Obi, nel mirino di diverse compagini del campionato cadetto. Potrebbe profilarsi un prestito in Serie B anche per i due "baby" Lukic e Gustafson, mentre pare al momento da scartare l'addio di Acquah, che partirà, sì, ma per la Coppa d'Africa che disputerà col suo Ghana. Gli "osservati speciali", per la mediana granata, sono in particolare tre, ed anche in questo caso si tratta di nomi già in circolazione da settimane. Tra i più graditi a Mihajlovic c'è Alberto Grassi, chiuso a Bergamo dall'esplosione di Kessie e Gagliardini: il cartellino appartiene al Napoli, che lo concederebbe in prestito secco, mentre i granata chiedono quantomeno un diritto di riscatto. Altro nome molto gettonato è quello di Lucas Castro, argentino del Chievo: in questo caso c'è da vincere la resistenza clivense. La società di Campedelli, infatti, sembra restìa a privarsi di una delle colonne della squadra, ma non è detto che la situazione non possa sbloccarsi nei prossimi giorni. C'è poi l'opzione "usato sicuro": è la pista che porta ad Andrea Poli del Milan, scarsamente impiegato da Montella e pronto a fare la valigie per trovare più spazio, magari proprio in granata.

Fathi in azione con l'Egitto (www.goal.com)

Grandi manovre anche in attacco: anche qui le seconde linee hanno spesso fallito, anche qui Mihajlovic chiede qualche alternativa in più. L'obiettivo principale è lo stesso ormai da settimane e risponde al nome di Juan Manuel Iturbe: la Roma, per cedere, chiede ai granata di riscattare Iago Falque, in prestito al Toro proprio dai giallorossi, Petrachi, per accettare, pretende uno sconto sul cartellino dello spagnolo, la situazione è quindi momentaneamente in una fase di stallo. Più sullo sfondo il nome di Jonathan Biabiany dell'Inter, poco più di un sogno Riccardo Saponara: per strappare all'Empoli il suo gioiellino servirebbe un investimento importante, difficile da vedere a gennaio, molto più probabile che se ne parli in estate. Due nomi nuovi, infine, hanno fatto capolino nelle ultime ore. Il primo è quello di Vincenzo Grifo, italo-tedesco ventitreenne in forza al Friburgo, in Bundesliga, il secondo è quello di Mostafa Fathi, ventiduenne egiziano, gioiellino dello Zamalek: Petrachi lo tiene d'occhio da mesi, in patria lo paragonano a Mohamed Salah, potrebbe essere lui la scommessa a sorpresa per l'attacco granata. Un attacco che con ogni probabilità saluterà Mattia Aramu, talento del vivaio che ha trovato pochissimo spazio con Mihajlovic scendendo in campo solo nello 0-0 di Pescara: proprio gli abruzzesi potrebbero essere la sua destinazione, il giovane attaccante potrebbe raggiungere Oddo con la formula del prestito. Lascerebbe a titolo definitivo, invece, Josef Martinez: sul venezuelano c'è il Bologna. Chiude il quadro Maxi Lopez: gli emiliani stanno pensando anche a lui, ma la sua partenza è decisamente più improbabile rispetto a quella di Martinez.