L'Atalanta di Gasperini, con gioco, giovani e risultati, ha chiuso il proprio girone d'andata in una posizione di classifica sinceramente impensabile all'inizio della stagione. Un premio al lavoro portato avanti dalla società, dal tecnico e a quello che i giovani sono stati in grado di mettere in mostra partita dopo partita. Autostima, certezze e consapevolezza sono cresciuti con il passare delle settimane e ora si sente parlare di obiettivi inaspettati.
Esattamente come fa Roberto Gagliardini a Sky Sport, uno dei giocatori più seguiti dell'Atalanta di quest'anno: "L'obiettivo di una qualificazione in Europa credo non sia troppo lontano, anche perché arrivati praticamente al termine del girone d'anata abbiamo dimostrato di essere una squadra forte, che non è mai andata in difficoltà contro nessuno. Penso che sia proprio alla nostra portata. E' stato Migliaccio a chiedere cosa avesse fatto la Juventus dopo la vittoria a Sassuolo. Venivamo da 3-4 vittorie di fila e allora ha voluto fare questa battuta. Anche perchè lui è da tanti anni a Bergamo e da sempre è abituato a lottare per la retrocessione, quindi ci sta che abbia voluto scherzare così, anche perché la Juventus effettivamente non era tanto lontana. A parte le battute, comunque, all'Europa ci si può pensare sul serio, mentre lo scudetto credo sia qualcosa di realmente irraggiungibile. Ci sono tantissime squadre più attrezzate con giocatori molto forti e con molta esperienza. Vedremo, ma non è il nostro obiettivo."
Il centrocampista, poi, ripercorre il suo percorso e assicura di non voler lasciare Bergamo a Gennaio: "Sto realizzando il mio sogno, sono nato a Bergamo e ho fatto tutta la trafila delle giovanili. Esordire in prima squadra è stato fantastico. Devo molto a Gasperini, che è un vero maestro che insegna calcio. È bellissimo poter condividere tutto questo anche con Conti e Caldara, siamo come fratelli visto che ci conosciamo da molto tempo. Arrivare in Nazionale è stato bellissimo, spero di proseguire questo cammino. Il giorno della prima convocazione non ci potevo credere, è stata un'emozione indescrivibile. Il futuro? Ora come ora penso solo all'Atalanta, stiamo facendo grandi cose e vogliamo fare la storia di questo club. A gennaio non me ne andrò sicuramente, e spero di vincere tanti trofei nella mia carriera."