La Juventus si aggiudica la sfida scudetto con la Roma e vola in testa alla classifica con sette punti di vantaggio proprio sui rivali giallorossi. Si allontana anche il Milan che, pareggiando con l'Atalanta, rimane con due punti in meno dei capitolini in classifica. Per la squadra ospite continua il tabù dello Juventus Stadium poiché la Roma, dopo la gara di ieri sera, perde la sua sesta partita consecutiva nel nuovo stadio di proprietà della famiglia Agnelli.
Il tecnico dei campioni d'Italia, Massimiliano Allegri, continua a schierare il suo 4-3-3 il quale, con la posizione di Pjanic da trequartista, viene reinventato in un 4-3-1-2. Paulo Dybala non viene schierato nella formazione titolare e a far coppia ad Higuain c'è il bomber croato Mandzukic. Luciano Spalletti, allenatore romanista, decide di schierare un 4-2-3-1 con Dzeko unica punta. Prima gara da titolare per il giovane brasiliano Gerson, posizionato da centrocampista avanzato insieme a Perotti e Nainggolan. Proprio il belga era uno degli uomini da tenere d'occhio poiché l'ex centrocampista del Cagliari veniva da due ottime prestazioni (entrambe con gol) nei precedenti incontri con Lazio e Milan. Non viene rischiato Salah fin dal primo minuto a causa dei postumi del suo recente infortunio.
La partita inizia subito con grande vivacità: i 22 giocatori presenti sul campo combattono su ogni pallone, con interventi decisi da ambo le parti. Il direttore di gara, Orsato, in questa fase di gioco ha già ammonito 4 giocatori: Rugani per la Juve e Dzeko, Gerson e De Rossi per la Roma. A creare la prima occasione da gol è stato Higuain che, al 9', servito da Mandzukic prova ad impensierire il portiere avversario di piatto destro; pronta la risposta di Szczesny. L'ex portiere dell'Arsenal non può nulla quando, cinque minuti dopo, il Pipita tira fuori uno dei suoi gran tiri: è 1-0 per i padroni di casa. Grande giocata da parte di Gonzalo, che resiste alle marcature di De Rossi e Manolas e a battere con freddezza e potenza il numero uno giallorosso. Dopo il gol subito, la Roma prende le redini del gioco creando molto in fase di costruzione: vere occasioni da rete, però, non ce ne sono se non per un tiro di Nainggolan al 23'. Sulle fasce, gli esterni alti Perotti e Gerson cercano di creare delle incursioni, ma di fronte hanno dei veri e propri "mastini" come Lichtsteiner e Alex Sandro. I due laterali juventini hanno coperto bene la propria zona d'influenza, senza soffrire troppo le ripartenze romaniste. Al 45' le squadre vanno negli spogliatoi con il risultato di 1-0 per la Juve.
Nel secondo tempo arriva finalmente il momento di Salah che sostituisce Gerson. Non cambia nulla, invece, Allegri ma al 52' è costretto a rilevare Pjanic per una sofferta botta al costato: al suo posto entra Cuadrado. I giocatori bianconeri, nei primi minuti della ripresa, riescono a difendersi bene e a contenere l'avanzata della Roma. La punta giallorossa Edin Dzeko viene isolato completamente dalla retroguardia bianconera, la quale cambia forma durante questa fase della partita: con l'entrata di Barzagli al posto di Lichtsteiner, la Juve passa alla difesa a tre nella quale ci sono anche Rugani e Chiellini. Alex Sandro viene spostato più avanti e, insieme a Cuadrado, forma la coppia di esterni di centrocampo: dal 4-3-3 iniziale si passa, dunque, al 3-5-2. Grande partita giocata fino ad ora da Rugani e Sturaro, che confermano il loro momento di forma. Il difensore è un vero e proprio baluardo della difesa juventina e non sta facendo rimpiangere l'assenza di Bonucci; il centrocampista è grintoso e combatte con personalità su ogni pallone. In particolare, nella partita di ieri sera, il numero 27 bianconero ha giocato alla pari con il suo rivale di reparto Nainggolan. Al 72' la Roma assume una forma più offensiva, con l'ingresso di El Shaarawy. L'ingresso del Faraone dà man forte all'attacco giallorosso che comincia ad avere più consapevolezza dei propri mezzi: nei dieci minuti seguenti, i capitolini assediano l'area juventina con un'intensissima fase di costruzione che mette in difficoltà i giocatori bianconeri. La Juve non riesce a contenere il forcing giallorosso e cercano di colpire gli avversari con qualche contropiede che non dà il risultato sperato. Gli ospiti si rendono pericolosi più volte: ci prova Fazio al 74' che non riesce a finalizzare un calcio d'angolo pericoloso; due minuti dopo Perotti sfrutta un errore di Sandro con un tiro dalla distanza che non impensierisce Buffon; al 78' Manolas fallisce un colpo di testa a pochi passi dal portiere avversario. Nei dieci minuti finali l'arrembaggio degli uomini di Spalletti si fa meno insistente e la Juve riesce a mantenere con successo il risultato. C'è anche l'occasione per l'ingresso in campo di Dybala, che all'82' sostituisce l'uomo-partita Higuain. Per la Joya si tratta di un altro buon spezzone di gara giocato, dopo quelli altrettanto soddisfacenti con Dinamo Zagabria e Torino. Aspettando di rivederlo presto in campo come titolare...