Quarto successo consecutivo per la Juventus di Fabio Grosso. I bianconero fanno valere la propria superiorità tecnica in quel di Città Sant'Angelo (PE), annichilendo per tre reti a zero il Pescara di Ruscitti. Una vittoria senza troppi affanni, con la raffinatezza nell'ultimo passaggio di Clemenza ad ispirare l'attacco: due assist per l'azzurro classe '97, indirizzati a Coccolo e Kean; poi la ciliegina per il tris che certifica i tre punti e consolidano il primato, a quota 28 punti e momentaneamente a +4 da Chievo e Torino.
Le scelte di formazione
Ruscitti, nonostante la classifica deficitaria, prosegue con il 4-3-3 schierando in campo 10/11 della squadra che pareggiato una settimana fa sul campo del Cittadella. L'unica variazione è rappresentata dall'inserimento di Scimia a centrocampo, con il conseguente avanzamento di Del Sole - a segno contro i veneti - nel tridente offensivo insieme a Mancini e Battista. Indisponibile, dunque, De Cerchio.
(4-3-3) Fargione; Maloku, Mele, Delli Carri, Di Giacomo; Scimia, Milicevic, Palestini; Del Sole, Mancini, Battista.
Fabio Grosso non cambia e schiera coerentemente l'albero di natale nell'ultimo passo prima delle festività. Il 4-3-2-1 è addobbato con la stellina di Kean, in cima, pronto a perforare nuovamente le difesa dopo l'apprendistato con i più grandi. Alle sue spalle tecnica e assist da parte di Luca Clemenza e Kastanos. Macek intermedio di centrocampo, assieme alla fisicità di Toure e Muratore. E' disponibile in panchina Frank Kanoute, classe '98, che ha finalmente risolto i problemi burocratici.
(4-3-2-1) Del Favero; Semprini, Vogliacco, Andersson, Coccolo; Macek, Toure, Muratore; Clemenza, Kastanos; Kean.
La cronaca del match
Primo tempo
Al centro sportivo De Cecco di Città Sant'Angelo, Pescara e Juventus chiudono l'annata affrontandosi nella dodicesima giornata del girone B Primavera. Una sfida che, alla vigilia, vede i bianconeri primi in classifica grazie al trittico di successi ottenuti con Pro Vercelli, Carpi ed Ascoli; i biancazzurri occupano la quart'ultima posizione con solo dieci punti acquisiti. Il fischio d'inizio del direttore di gara, De Santis, sancisce l'avvio dell'ultima gara targata 2016. Come da previsioni, a dettare i ritmi alla gara ci pensano gli ospiti con la convizione abbastanza definita di rimanere in testa, nonostante il fiato sul collo da parte di Chievo Verona e Torino, soltanto un punto dietro.
L'unico giocatore classe '00 in campo è, manco a dirlo, Moise Kean che sfoggia la propria superiorità fisica e qualitativa al 7' con un sinistro dalla distanza che fischia qualche centimetro oltre il palo. Occasione che sembra infiammare la gara ma non è così. Le squadre sono attente a non lasciare campo alle spalle, attuano una circolazione del pallone meticolosa e senza rischi. I bianconeri producono grazie alla tecnica dei singoli, che si accendono in determinati frangenti provando ad indirizzare la sfida. E' il mancino di Luca Clemenza al 20' a testare i guantoni di Fargione, con un punizione da limite neutralizzata dall'estremo difensore biancazzurro. I ragazzi di Grosso spingono, stringono nella morsa gli avversari e li costringono al passivo.
Minuto 25, calcio d'angolo a favore della Juventus: stacco di testa del terzino Luca Coccolo, che prende il tempo sul cross di Clemenza e porta in vantaggio i suoi. 0-1 che non risveglia più di tanto la foga degli abruzzesi, mentre i bianconeri continuano tranquillamente a martellare e cercare il raddoppio. Ancora Clemenza, letteralmente scatenato, conclude di un palmo fuori dallo specchio; istanti dopo, Kean, al 40', è stoppato sulla linea di porta dal ritorno di un difensore biancazzurro. Chance colossale che chiude il primo tempo.
Secondo tempo
Pronti, partenza, via: Moise Kean. Passano appena due minuti della seconda frazione e il baby attaccante punisce la retroguardia di Ruscitti sull'assistenza fantastica di un ispiratissimo Clemenza. Non c'è partita al De Cecco, i bianconeri sono padroni del campo, stanno in campo in maniera ordinata e concedono le briciole alle sterili fiammate dei padroni di casa. Non si spende molto tempo prima di ammirare anche il terzo goal dell'incontro, dopo svariati tentativi Luca Clemenza riesce a ritagliarsi uno spazio nel tabellino marcatori.
Kean, in questo caso, ricambia il favore lanciando il trequartista di Grosso che con freddezza realizza lo 0-3. Nell'ultima mezz'ora di gioco, la spinta si affievolisce e sopraggiunge senso di rilassatezza da parte degli ospiti che possono amministrare il largo divario con calma olimpica. I primi cambi di Grosso arrivano all'80' con l'uscita dal campo del MotM Clemenza e Macek, per l'esordio assoluto del '98 Kanoute e Caligara. Il risultato non muta più però: 0-3 il finale, Juve che vola a +4 su Chievo e Torino e passa il Natale da prima in classifica.