Il Porto sarà la squadra che sfiderà la Juventus nel doppio confronto degli ottavi di Champions League. Ai bianconeri poteva andare molto peggio (Bayern Monaco e Real Madrid), al Porto poteva andare decisamente meglio (Napoli e AS Monaco). Saranno i lusitani la vittima sacrificale di una Juventus che vuole andare a vincere la Coppa dalle grande orecchie? Analizziamo come potrebbero ritrovarsi tra due mesi in campo e quali potrebbero essere i rischi e i pericoli per la Juventus.
Il doppio confronto con la Roma ha regalato l'accesso alla fase a gironi al Porto. Nei sorteggi per i gironi ha avuto parecchia fortuna rispetto ad altre squadre, beccando il Leicester di Claudio Ranieri in prima fascia e trovando davanti a sè il Copenhagen e il Club Bruges. Con un Leicester dei record, il Porto è riuscito ad arrivare secondo sconfiggendo proprio gli inglesi nell'ultima partita per 5-0 (comunque da sottolineare il fatto che il Leicester fosse già qualificato e con tutte le riserve in campo).
Ha parlato chiaramente Nedved, dopo i sorteggi, ai microfoni di Mediaset Premium: "Tutti si aspettano adesso un nostro passaggio del turno liscio e tranquillo, così come in Italia dove si pensa che la Juve vincerà lo scudetto senza faticare: questo è un pensiero pericoloso. Sono sempre partite di Champions dove appena sottovaluti qualcosa vai fuori. Il Porto ha già eliminato un’italiana nei playoff, saranno due partite molto difficili". Quindi niente di scontato e concentrazione al massimo se la Juventus vuole passare gli ottavi di Champions League.
A livello tattico sarà una bellissima partita. Parliamo comunque di un doppio confronto che avverrà tra due mesi, con tantissime incognite a livello fisico e a livello mentale. Non si possono prevedere incognite come gli infortuni, la forma fisica dei singoli e della squadra, il rientro in campo di alcuni infortunati e tanto altro. Possiamo però già vedere alcuni punti in comune che hanno le due squadre: entrambe amano usare più moduli.
Lo ha visto la Roma nei preliminari di Champions. Il Porto, nel doppio confronto ha usato prima il 4-3-1-2, poi il 4-3-3. Stessa cosa vale per il campionato, dal 4-2-3-1, per passare al 4-3-3 e al 4-3-1-2. Solo in Champions ha mantenuto stabile un unico modulo: il 4-3-1-2.
Anche la Juventus avrà davanti a sè parecchi moduli su cui puntare: dal classico e sicuro 3-5-2, al 4-3-3, al 4-4-2 al 4-3-1-2. Su questi moduli, molto dipenderà dai giocatori a disposizione. Abbiamo sempre visto come sia quasi impossibile poter dividere il trio difensivo composto da Barzagli, Bonucci e Chiellini. Altra incognita sarà quella del terzino destro. Con Dani Alves infortunato ci sarà l'incognita sul suo rientro e, nel caso in cui dovesse essere escluso dalla lista Champions, potrebbe rientrare Lichtsteiner e dare l'opportunità di poter giocare con la difesa a 4. Altra incognita ci sarà per i giocatori che andranno a giocare la Coppa d'Africa: Lemina, Asamoah e Benatia.
Molte incognite per una sfida che avverrà tra due mesi, ma ciò che è sicuro è che la Juventus non deve sentirsi già ai quarti di finale. Ha iniziato Nedved, lo ha ribadito Allegri: In Champions non esistono partite facili.