La partita è stata un film. Il pallone non sembrava poter oramai più entrare, nonostante l'Udinese avesse il dominio della sfida. Poi però è arrivato all'ultimo secondo il gol di Danilo, del capitano, nell'anniversario del centoventesimo anno dalla nascita del club. Finale migliore non poteva esserci e capitano e tecnico esprimono tutta la propria felicità ai microfoni di Udinese TV.
È ovviamente soddisfatto Delneri, che ha visto i suoi tenere il pallino del gioco per tutti e novanta i minuti e segnare all'ultimo secondo, conquistando i tre punti: "Siamo contenti abbiamo meritato la vittoria sul campo, come mentalità, come occasioni, come atteggiamento. Ho scelto due centrocampisti di qualità tattica, con Thereau che veniva spesso a sacrificarsi. Samir ha fatto molto bene, ha fatto cross importanti ed ha dimostrato di poter giocare in quel ruolo senza troppi problemi. 120 anni di Udinese, giocando in casa, con un gol del capitano, penso che nessun sceneggiatore potesse immaginarla così bella. Spero che questo gol chiuda quella tensione che si era venuta a creare tra Danilo e l'ambiente. Siamo stati ingenui tante volte in questo campionato, ma oggi non abbiamo mollato, i ragazzi tengono tantissimo alla maglia e vogliono raggiungere posizioni più consone alla qualità della squadra. Oggi abbiamo offerto una prestazione all'altezza di questo stadio spettacolare. Adesso a Bergamo dovremo offrire la stessa voglia e lo stesso entusiasmo".
Ai microfoni della stampa, Danilo esprime tutta la sua felicità per il gol, dedicandolo ai tifosi (con cui il rapporto potrebbe essere ricucito) e alla Chapecoense: "Penso che quello di stasera sia il gol più bello della mia carriera. Volevo salire prima della punizione ma Felipe ha battuto subito, poi l'azione è durata ancora un pò e ho avuto modo di farmi trovare pronto... Poi è successo quello che avete visto tutti. Ho cercato i tifosi perché ci hanno sostenuto tutta la partita, tutto questo è per loro. Abbiamo giocato meglio del Bologna, abbiamo avuto la pazienza di cercare lo spazio giusto per fare gol. Meritavamo noi di vincere ed è stato giusto così. Dopo che abbiamo cambiato allenatore, ogni gol preso è nato da un errore individuale. Per prendere meno gol dobbiamo lavorare di squadra, la difesa parte dall'attaccante. Se riusciamo ad essere più attenti, anche domenica a Bergamo non prenderemo gol. Dobbiamo fare più punti possibili, se riusciamo a girare a più di 20 possiamo sperare di ottenere qualcosa in più nel futuro. E' stata una settimana difficile per via della tragedia che ha colpito i nostri fratelli della Chapecoense. Ci ha fatto capire quanto siamo fortunati a fare quello che facciamo e a vedere sempre il lato positivo, perché la vita può finire in un attimo. Il mio pensiero è rivolto al Chape"