Dodici gol, sul totale di diciannove incassati, derivati dai palloni alti: sette scaturiti da cross dalla fasce, cinque da corner. Tanti, troppi, per una squadra, il Torino, che vuole ambire ad un campionato da protagonista in zona Europa. La rete siglata a Marassi da Barreto su azione d'angolo è l'ennesimo campanello d'allarme: il Toro ha un problema sui palloni alti. Un problema non nuovo, che ora sta però diventando per i granata preoccupantemente cronico.
La situazione si fa ancor più allarmante nella settimana del derby, quella che porterà alla sentitissima sfida contro i bianconeri, squadra che, al contrario dei granata, fa del gioco aereo uno dei suoi punti di forza. Per credere, vedere l'ultima gara dei ragazzi di Allegri, che hanno mandato al tappeto la rivelazione Atalanta proprio con due gol di testa messi a segno da Rugani e Mandzukic. Mihajlovic giura che il Toro lavora settimanalmente per colmare questa lacuna, eppure, fino ad ora, i miglioramenti non si sono visti: i granata continuano a trascinarsi dietro questa problematica fin dalla prima giornata, quando ad approfittare di un pallone spiovuto in area e bucare Padelli fu, per due volte, Carlos Bacca.
Domenica, come detto, a tradurre in gol la solita amnesia della retroguardia del Toro è stato Barreto, nel mezzo altri dieci gol arrivati sempre nella medesima modalità. A bucare Hart colpendo nel tallone d'Achille granata sono stati nell'ordine Masiello, Babacar, Chochev, Immobile, Murgia, Thereau, Zapata, Melchiorri e Inglese. Il Toro paga una difesa totalmente rivoluzionata che probabilmente deve ancora trovare la giusta intesa: là dove agivano Glik, Maksimovic e Moretti ora stazionano Rossettini e Castan, ed inoltre gli odierni esterni bassi titolari granata, Zappacosta e Barreca, non hanno nel gioco aereo il fiore all'occhiello del loro bagaglio tecnico. In più, anche il centrocampo, composto nella sua fisionomia-tipo da Valdifiori, Benassi e Baselli, è piuttosto "leggerino".
Questione di qualità individuali, quindi, ma anche di intesa collettiva, un'intesa che il Toro ancora fatica a trovare quando i fendenti avversari spiovono in area dall'alto, un'intesa che però va trovata in fretta, nella settimana di passione che porta al derby contro la Juventus. Una sfida che fa storia a sè, una sfida calda, sentitissima, nel quale al Torino, però, non basteranno grinta e carattere: i granata, per fermare i bianconeri, dovranno (anche) usare la testa. In tutti i sensi.