Difficile, molto difficile il recupero di Paulo Dybala per la prossima gara contro l'Atalanta. L'ultimo allenamento è stato svolto nuovamente a parte, i riscontri non sono ancora ottimi e il suo ritorno in campo probabilmente è procrastinato. Riavere a disposizione l'argentino sarebbe stato un motivo per cui accennare un sorriso, dopo gli ultimi sfortunati eventi di Genova.
La sconfitta del Ferraris per 3-1 non è l'unica nota negativa ad aver ingrigito umori e ambiente, soprattutto gli infortuni gravi di Leonardo Bonucci e Dani Alves hanno lacerato nel profondo. Rispettivamente out per due e tre mesi, i due difensori bianconeri si aggiungono alla lunga lista nera di questa stagione. Dopo Barzagli e i ripetuti acciacchi di Chiellini e Benatia, il reparto arretrato può contare sulle dita di una mano le pedine a disposizione. La coperta corta scopre la zona difensiva mentre quella offensiva sta riottenendo i propri pezzi.
Gli infortuni di Dybala e Pjaca, oltre al problema fisico di Higuain, avevano lasciato la Juventus a Siviglia con il solo Mandzukic e il giovanissimo Kean. Il duo argentino sta tornando al top della forma. Il Pipita ha già riassaporato il campo nel secondo tempo di Genova, mentre la Joya, pur con ritardo sulla tabella di marcia, dovrebbe farlo nel giro di 7/10 giorni. Contare sul numero 21 per questo rush finale prima di Natale è indispensabile, data la povertà di gioco della squadra.
Il giocatore albiceleste si era infortunato nella partita di San Siro contro il Milan, il 22 Ottobre scorso, persa per 1-0. Il day after regalava questo comunicato ai tifosi juventini, con la diagnosi effettuata e svelata dal sito bianconero: "Il giocatore Paulo Dybala, nel corso della gara di Campionato fra Milan e Juventus, ha riportato un trauma distrattivo alla regione posteriore della coscia destra. Ai primi accertamenti effettuati in data odierna è emerso un quadro compatibile con minuta lesione di primo/secondo grado". Durante il periodo delle nazionali una leggera ricaduta ha contribuito ad allungare i tempi. Ora vige la cautela, soltanto nei prossimi giorni si capirà se ci saranno margini per una convocazione.