La sete d'Europa del Toro, la tranquillità del Chievo. All'Olimpico Grande Torino, va in scena un antipasto interessante della 14° giornata di A. Sette punti in tre partite per la compagine granata, settima posizione a quota 22, un brivido d'alta classifica a scuotere il gruppo. Mihajlovic predica calma e striglia i suoi, il primo tempo con il Crotone è un monito, il Torino non può e non deve abbassare la guardia.
Recuperi importanti lungo la via che conduce alla sfida odierna, Belotti sgomita e si prende l'attacco, Miha respira e coccola - tra battuta e realtà - il principale artefice del miracolo granata. Artiglieria pesante per scalfire un Chievo in netta ripresa. Primi battiti di risalita con la Juventus, poi il successo con il Cagliari, prezioso. Maran segue pochi, ma significativi principi. Lavoro, sacrificio, dettami di base fondamentali per una squadra priva di una tecnica superiore.
Attesa e ripartenza, quadro tattico chiaro. La resistenza gialloblu parte dal lavoro "sporco" delle punte, è un movimento d'insieme per arginare l'avversario di turno. Occorre poi ribaltare il campo, con rapide azioni di contropiede, per sfruttare eventuali aperture e colpire ai fianchi.
Con un successo, Maran può avvicinare Mihajlovic, con un successo, Mihajlovic può sciogliere il dubbio che circonda il Torino e spingere Cairo ad investire - fin da subito - per "animare" la stagione piemontese.
Le probabili formazioni
Torino
Miha deve valutare la condizione di Belotti. L'ariete azzurro non è al meglio, le quotazioni sono però in rialzo. L'importanza del Gallo è nota, i numeri dicono di un Torino d'assalto solo con il 9 in campo. Scalpita, alle sue spalle, Maxi Lopez, a caccia di minuti e occasione. Buone nuove per il tecnico, che può contare sull'apporto di Iago Falque e Ljajic e sfoggiare quindi l'argenteria migliore.
In mediana, chiavi del gioco a Valdifiori, con Benassi e Obi nel ruolo di mezzali. Baselli è alternativa credibile sul centro-sinistra, Mihajlovic deve scegliere tra un giocatore di maggior tecnica, più improntato all'offesa, e uno di superiore dinamismo, come Obi.
A protezione di Hart, consueta linea a quattro, con Barreca - a disposizione - a sinistra e Zappacosta a destra. I centrali sono Rossettini e Castan.
Chievo Verona
Maran risponde con il classico 4-3-1-2. Nel Chievo, non disponibili per la partita odierna Floro Flores, Bastien e Hetemaj. L'assenza del centrocampista complica i piani e obbliga il tecnico a rivisitare la mediana. Radovanovic è il perno centrale, Izco e Castro completano il pacchetto, con Rigoni in corsa per una maglia.
Birsa torna a vestire panni da trequartista, tandem offensivo composto da Meggiorini e Inglese, con il totem Pellissier pronto a subentrare a partita in corso.
I maggiori interrogativi - come detto ieri - nella zona centrale di difesa, dove la margherita è ricca e di qualità. Il recente rendimento di Spolli induce Maran a una riflessione, Cesar è in buona condizione e la coppia Gamberini - Dainelli è una garanzia, spazio quindi a più soluzioni. Al momento, si fanno preferire Gamberini e Dainelli, con Cesar però in piena lotta per ribaltare le gerarchie.
Le voci della vigilia
Mihajlovic "Il Chievo è un’ottima squadra che gioca bene, che sa difendere e ripartire. Gioca alla stessa maniera in casa e fuori, non hanno grandi flessioni. Per cui verranno qua per vincere. Noi dobbiamo far sentire loro l’effetto del nostro stadio, il Grande Torino. I miei ragazzi hanno una marcia in più, ma dobbiamo giocare bene perché non sarà facile. Loro sono tosti e meritano la massima concentrazione"
Maran "La cosa importante è che dopo la vittoria contro il Cagliari ho visto la squadra concentrata nel modo giusto, con il giusto piglio, senza braccino e ansia. L'aspetto più importante è che nonostante il successo ho visto la mentalità di una squadra che ha voglia di fare e migliorare ancora e questo ci da fiducia ed entusiasmo, quella giusta e sana dose di brio ed autostima per affrontare una gara ostica come quella di domani"
Dirige il signor Chiffi, fischio d'inizio alle ore 18.