C'eravamo lasciati nel frastuono di una serata andata male. Delusione, rassegnazione e tanti fischi. Il Napoli, almeno quello visto mercoledì in Champions League, ha confermato di essere ancora lontano dai suoi standard di gioco e di risultati.
Con la Dinamo Kiev si è vista una squadra povera di idee, smarrita nel gioco, forse troppo sicura di avere la meglio sul rivale ucraino. Invece, i fischi piovuti dagli spalti al minuto 90, hanno certificato uno stato di salute precario, terribilmente precario. Il Napoli non segna e non diverte. Sarri, allora, non può far altro che affidarsi alla freschezza atletica di chi, non sempre è chiamato in causa la domenica.
Stavolta. per l'esattezza, si gioca di lunedì, ma al San Paolo poco importa. Con il Sassuolo, avversario compagno d'happy hour, conteranno solo i tre punti. Dare continuità alla vittoria preziosa della Dacia Arena è il must. Restare agganciati quanto meno al treno Champions League un obbligo.
Per l'occasione, Sarri sta pensando alla rivoluzione. In quel di Castelvolturno, l'ex allenatore dell'Empoli sta mettendo a punto l'undici anti Sassuolo, altro team che, come il Napoli sta attraversando un momento di crisi interiore. Se Pepe Reina è intoccabile tra i legni del San Paolo, la linea di quattro schierata davanti allo spagnolo potrebbe suggerire clamorose variazioni. Strinic, Maksimovic e Maggio, sono favoriti su Ghoulam, Hysaj e Koulibaly - al momento presente in ogni minuto della stagione Partenopea. Per l'ultimo posto disponibile è ballottaggio tra il rientrante Albiol e Chiriches, anche se quest'ultimo appare in chiaro vantaggio.
A centrocampo, Jorginho - emblema in negativo del momento Azzurro - potrebbe tornare a dettare i tempi di gioco, con l'insostituibile Hamsik e il rientrante Allan ad agire da mezze ali. In avanti infine, manca Milik ma non è un mistero. I tre 'attaccanti tascabili' sono in riserva e per questo, a Sarri sta balenando una strana idea: Gabbiadini dal primo minuto, con Callejon ed Emanuele Giaccherini.
Manolo, che oggi compie anche gli anni, è pronto per tornare dal primo minuto. Lo scampolo di match con la Dinamo ha confermato che l'infortunio è stato superato. Ora, tocca solo al 23 ripagare l'affetto della gente di Napoli, fino a questo momento delusa dalle prestazioni dell'ex Samp. Con l'insostituibile Callejon, uomo decisivo anche e soprattutto in fase di non possesso, Sarri è pronto a giocarsi la carta Giaccherini. Insigne, dopo i lampi di Udine, è ripiombato nell'ombra. Mertens è logorato da un ruolo e da un lavoro che non lo riguarda. Per questo, oltre alla carta El Kaddouri, meglio spendibile a gara in corso, Sarri è tentato dallo schierare nel tridente d'attacco il Giak sino ad ora impiegato con il contagocce.
Stavolta, il San Paolo - gremito, vista la decisione di abbassare il prezzo dei tagliandi per favorire l'afflusso di tifosi allo stadio - non può permettersi altri fischi. Il Napoli 2.0 è pronto a riaccendere la giostra.