Potrebbe interrompersi proprio sul più bello il magic moment che sta attraversando il Gallo granata, Andrea Belotti. L'attaccante Azzurro, reduce dai primi gol con la maglia della Nazionale e attualmente in testa alla classifica capocannonieri della Serie A, potrebbe saltare l'anticipo di sabato con il Chievo per via di un brutto attacco influenzale.
Reduce dalla scintillante doppietta dello Scida, necessaria per sbarazzarsi del Crotone, Belotti ha raggiunto la vetta della classifica cannonieri con dieci centri. Il suo contributo in questa prima parte di stagione - stoppata ad inizio settembre da un problema muscolare che lo ha tenuto fuori per tre settimane - è stato devastante. A beneficiarne è stato proprio il Toro di Mihajlovic, decisivo con il suo nuovo credo per l'esplosione del Gallo. Titoli, applausi e continui accostamenti di mercato; le ultime settimane, il Gallo le ha passate sempre con la cresta ben dritta.
Ora però, un malanno di stagione rischia di fargli saltare l'anticipo di sabato, al Gran Torino, con il Chievo Verona di Rolando Maran. Belotti infatti, ieri non si è allenato con la squadra per via dell'influenza. Da quello che filtra nel quartier generale torinista, nemmeno oggi il Gallo tornerà il gruppo; le speranze, sono quelle di vederlo lavorare al caldo, in palestra. La sensazione però, non è positiva. A meno di clamorosi colpi di scena Belotti non sarà della sfida con il Chievo. Per Mihajlovic dunque, si apre il casting per trovare un degno sostituto.
Il primo nome è certamente quello di Maxi Lopez, per caratteristiche il più simile a Belotti. Maxi però, non convince del tutto l'allenatore serbo, tentato anche dall'ipotesi Boyé. Il giovane esterno argentino, ha ben figurato quando è stato chiamato in causa. L'ultima giocata degna di nota, risale appena a una settimana fa: slalom tra i birilli rossoblù, apertura precisa per il Gallo e gol del 2-0.
Difficilmente però, Boyé potrebbe rivestire il ruolo di 9 nell'attacco granata. Ecco che, allora, Maxi resta in vantaggio anche se, con Sinisa Mihajlovic in panchina, nulla - nemmeno il clamoroso ritorno del febbricitante Belotti - è da dare per scontato.