Canta il gallo, ancora una volta. Fanno 10 gol in stagione per Belotti: gli ultimi due, quelli di oggi pomeriggio, fruttano al suo Torino una vittoria per 0-2 sul campo del Crotone. "Abbiamo vinto meritatamente, anche se abbiamo sofferto un po' troppo. Nel primo tempo abbiamo fatto un possesso palla sterile, poi sono uscite le nostre qualità: sapevo che si trattava di una gara difficile, ma con il passare del tempo siamo stati a prendere campo e a sfruttare le occasioni avute", ha spiegato Sinisa Mihajlovic a Sky nell'immediato post-partita.
Soddisfazione per la vittoria, ma non ancora totale, per uno che non si accontenta mai: "Non si può sempre vincere con cinque gol, dobbiamo crescere fuori casa. Ci godiamo questi tre punti, poi penseremo al Chievo: se non vinciamo sabato, i tre punti di oggi non avrebbero significato. Non sono contento, nonostante la vittoria".
"Ho sempre cercato di dare alle mie squadre una mentalità europea, giocando sempre per vincere - ha poi spiegato il tecnico - Se la squadra ha poi delle qualità, merito solo dei calciatori, che tra l'altro si applicano bene. Questo Torino ha buone doti tecniche". E sul suo bomber Belotti: "Lui deve lavorare con lo stesso atteggiamento che gli ha permesso di volare in nazionale".
Proprio il gallo ha detto la sua ai microfoni, guardando indietro: dagli 11 gol della seconda parte di stagione scorsa, ai 10 di quella in corso: "Sono uno che non si pone mai limiti. Sicuramente l'anno scorso nella prima parte dell'andata ho trovato difficoltà anche perchè ero appena arrivato a Torino e dovevo carpire tante cose, poi sono riuscito a fare undici gol nel girone di ritorno. Quest'anno sono già a dieci e non voglio fermarmi".
Traguardi importanti raggiunti tramite sacrificio e determinazione: "Diciamo che soprattutto alle giovanili ho trovato molte difficoltà, dovevo migliorare tanto tecnicamente e sotto tutti i punti di vista. Il mio pregio è stato di non mollare anche grazie alla mia famiglia, mi sono stati vicini e mi hanno dato la forza per continuare. Adesso sono qui, è un sogno per me e non voglio svegliarmi". Il futuro sembra roseo (e azzurro), ma il bergamasco tiene i piedi saldamente per terra: "E' il campo che giudica, senza i fatti non si va da nessuna parte. Io voglio fare bene per me, per la squadra e per la nazionale".
Rimpianti e rammarico invece per Davide Nicola, tecnico dei calabresi, che non riescono a schiodarsi dal fondo della classifica ma possono quantomeno consolarsi con la prestazione: "Per quanto riguarda la prestazione non ho nulla da lamentarmi, non ho visto la grande differenza in classifica con il Torino. Noi abbiamo avuto un sacco di occasione per sbloccare la partita, non era una partita da perdere visto il gioco espresso".