Il colpo ad effetto dello scorso mercato estivo in Serie A è stato lui, Joe Hart, che dal Manchester City di Guardiola e della Champions League ha accettato la proposta del Torino di Cairo, Petrachi e Mihajlovic. Niente Europa per questa stagione, ma la consapevolezza di essere arrivato in una realtà ricca di storia, prestigio e progetti ambiziosi per il futuro. E la classifica, in questo momento, autorizza a pensare in grande.
Anche i tifosi granata ora sognano, quel tifo che Hart, in un'intervista concessa alla Stampa, definisce unico e speciale: "Qui in Italia mi ha sorpreso Il pubblico. E in casa è uno spettacolo. Sono molto grato ai tifosi perché spendono soldi e tempo per venirci a vedere e io cerco di restituire emozioni, di dimostrare che loro sono parte della squadra. Confermo, c’erano tifosi del Toro a Wembley, ho sentito il mio nome e non mi aspettavo quell’accento: mi sono girato di scatto e c’era questo gruppetto di scatenati che roteava le sciarpe del Toro. Mi sono sentito speciale. Prima di arrivare qui del Toro conoscevo la storia, la grandezza del passato e lì mi fermavo. Poi mi sono documentato, ho capito che Superga è un ricordo vivo anche se è successo negli Anni Quaranta. Ho visto che sono stati in Europa League di recente e che quindi l’Europa è una dimensione a cui puntare. Poi ho studiato Mihajlovic."
Uno che sembra nato per allenare il Torino e che Hart descrive così: "Mi piace il modo in cui insegna calcio. Così come è molto esplicito se qualcosa non gli va, è altrettanto generoso nei complimenti. Ha trovato un modo sano di mettere pressione. Crede in noi e ce lo manifesta." Mihajlovic per primo e ora un po' tutti stanno iniziando anche a credere per davvero alle qualità del Gallo Belotti: "Mi dite che Belotti ha estimatori in Inghilterra? Non mi ha detto nulla e non darei risposte. Teniamocelo ben stretto. Siamo concentrati e non abbiamo voglia di guardarci intorno perché qui sentiamo tutti di essere in un momento speciale ma basta un attimo per rovinare tutto. Non si può pensare ad altro." Infine Hart comincia già a occhieggiare il derby contro la Juventus: "Ho capito che i due club si rispettano. Vincere? Possiamo farlo in ogni partita, per riuscire a batterli sarebbe importante arrivare a quell’appuntamento vincendo. A partire proprio da Crotone. Buffon? È uno dei miei eroi calcistici, uno dei migliori al mondo. Unico nel suo genere."