Massimiliano Allegri può dirsi soddisfatto di aver passato una pausa rilassante. Forse lo hanno un po' turbato gli acciacchi, ma indubbiamente la posizione di classifica e i risultati hanno lasciato dormire sonni tranquilli al tecnico, come da lui richiesto. Da domani però si ritorna a fare sul serio, la Juventus ospita il Pescara nell'anticipo serale del sabato. E la prima partita dopo la sosta, come insegna il mister, è sempre pericolosa: "Bisogna ricalarsi subito nel campionato, e il Pescara nonostante le difficoltà di classifica crea molto, e spesso non ha meritato di perdere, anche se manca un po' di esperienza. Attraverso queste partite passano gli scudetti", afferma nella tradizionale conferenza stampa della vigilia. "Abbiamo tre obiettivi prima di fine anno: la qualificazione in Champions, tenere il primo posto in campionato con una partita in meno, la Supercoppa", continua Allegri.
Punto acciacchi: la pausa porta con sé uno strascico abbastanza lungo, ma nulla di nuovo e nemmeno trascendentale. "Chiellini lo valuto oggi - inizia il tecnico - Pjaca siamo ancora lontani, Dybala non ha avuto ricadute, ma parliamo dei tempi necessari. Barzagli, si sa. Benatia è rientrato dalla Nazionale con un dolore al ginocchio, oggi valuterò se sarà a disposizione". E sulla formazione: "Devo decidere domani mattina, scenderanno in campo quelli che ritengo giusti per vincere, senza fare calcoli". Sulla destra con ogni probabilità ci sarà Lichtsteiner, visto che "Dani Alves è in vancanza fino a domani per recuperare", spiega l'allenatore bianconero. "Sto cercando di gestire tutti di modo da averli freschi, avendo tanti giocatori che stan lavorando senza pause da agosto".
Davanti invece spazio a Gonzalo Higuain: "Domani gioca, non vedo perchè non dovrebbe giocare, ieri ha fatto lavoro di recupero, a meno che succeda qualcosa oggi... Comunque era sorridente e tranquillo, con noi sta facendo bene e l'Argentina ha vinto, non vedo perchè non debba essere contento". E sull'accoppiata con Mandzukic, sempre migliore: "Più i giocatori giocano insieme e più facilmente si conoscono". Il rebus centrocampo si pone invece in maniera differente: "Khedira gioca, devo scegliere tra Marchisio ed Hernanes in mezzo, poi uno tra Asamoah, Pjanic e Sturaro a sinistra". Difficile però che il tecnico rinunci al bosniaco, tanto che potrebbe tornare in voga l'idea di 4-3-1-2, con Rugani insieme a Bonucci inserito in retroguardia: "Difensori non ne ho molti, sul sistema decideremo. Rugani ha buone possibilità di giocare, se non ottime; è cresciuto dal punto di vista tecnico, sarà importante per la Juventus e per la Nazionale".
Il centrale difensivo ex Empoli viene da una buona prestazione in Azzurro contro la Germania, e Allegri coglie la palla al balzo per esprimere un proprio pensiero a riguardo: "I giocatori italiani vengono sottovalutati, è normale che più giocano e più vengono abituati a stare ad alto livello. Tra i nativi dal '92 al '98 si racchiudono tantissimi giocatori bravi che garantiscono il futuro alla Nazionale Italiana".
Giovane, molto, è anche Moise Kean: "Sta crescendo, gli va dato tempo", dice di lui il tecnico, asserendo poi che potrebbe trovare uno spazio domani, a seconda di come si metterà la partita. "Quando è arrivato con noi ha fatto molto bene, poi ha fatto un momento un po' di down, com'è normale che sia, ma ora sta tornando a fare bene. L'importante è che sia pronto".
In conclusione anche un pensiero per il collega e suo ex giocatore Massimo Oddo, avversario di domani sera: "Ha già raggiunto un importante obiettivo dimostrando di essere un buon allenatore, ha dimostrato di avere delle idee, ma come tutti ha bisogno di fare esperienze, anche se ha qualità eccellenti".