Lo si era intuito appena due secondi più tardi. La roccia juventina, Andrea Barzagli, era dolente, ma per davvero. Gli immediati soccorsi, il forte dolore e l'uscita in barella non potevano far presagire nulla di buono. E così è stato.
Il difensore, che dai primi accertamente effettuati nella giornata di ieri, ha riportato una lussazione della spalla sinistra, dovrà stare lontano dai campi di calcio per almeno due mesi. Così, recita il comunicato apparso nel primo pomeriggio sul sito ufficiale bianconero. Barzagli, titolare in coppia con Benatia sul prato del Bentegodi, è stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo un brutto scontro e una caduta a terra decisamente non naturale. Ad accoglierlo, era pronto anche Giampiero Ventura, che così come Massimiliano Allegri, ora si trova senza due terzi della famigerata BBC. Con Chiellini perennemente perseguitato dal polpaccio, e senza dimenticare i piccoli problemi muscolari che affliggono Bonucci - ieri entrato proprio in sostituzione del Barza - ora, Nazionale e Juventus dovranno fare a meno anche del gigante buono, Barzagli appunto.
La prognosi, per il 35 enne ex Palermo e Wolfsburg, è pesante. Barzagli, a meno di miracoli non calcherà più i terreni di Serie A nel 2016. I due mesi previsti, rimandano il rientro del numero 15 con la maglia bianconera a dopo la sosta natalizia, quando il campionato, forse avrà già preso una piega chiara.
Nell'attesa, non resta altro che curare il brutto problema all'articolazione. Come si legge dal comunicato bianconero, per le prime quattro settimane, Barzagli dovrà indossare un tutore immobilizzante che gli impedirà in alcun modo di allenarsi. Dopodiché, inizierà la fase di riabilitazione che, nelle migliori delle ipotesi, potrebbe portare il Campione del mondo del 2006, al rientro nel giorno della Befana, al 6 gennaio. Per Massimiliano Allegri, ma soprattutto per la difesa della Juventus, davvero una brutta tegola.