C'è da ritrovare una vittoria che manca da tre turni, c'è da confermare il trend positivo in casa, c'è una difesa chiamata al riscatto dopo prove deludenti, c'è un treno europeo al quale rimanere aggrappati. Quella contro il Cagliari, per il Torino, è una sfida importantissima per molteplici motivi. Mihajlovic lo sa, e lo ha sottolineato nella conferenza pre-gara di oggi pomeriggio: "Domani è una partita difficile, ma anche molto importante. Dato che fuori casa abbiamo raccolto poco domani abbiamo bisogno di una vittoria. Se questo accadrà arriveremo alla sosta con una classifica importante".

Di fronte, però, c'è un Cagliari per nulla arrendevole, protagonista di un ottimo avvio di campionato: "Di fronte avremo una buona squadra, che si presenta all'appuntamento con i nostri stessi punti in classifica. Hanno un bel mix di giovani talenti e giocatori esperti come Borriello, Isla, Padoin. Non sarà semplice, ma noi faremo la nostra partita mantenendo il nostro spirito e il nostro DNA". Un dna, quello della squadra granata, fatto di grande aggressività. Ma non solo, ammonisce Mihajlovic: "Spesso quando si parla di Torino si parla di carattere e grinta, che sono le fondamenta, ma poco dei principi di gioco che questa squadra sta acquisendo. Al di là di tutto le squadre che ci hanno affrontato non ci hanno mai messo sotto".

Contro il Cagliari, il tecnico serbo spera però di limare quelle distrazioni che sono costate diversi punti in queste prime undici gare: "Abbiamo lavorato molto per evitare di commettere i soliti errori, negli allenamento abbiamo fatto molto meglio rispetto al passato. Bisogna essere attenti e concentrati, come lo si è per fare gol. La statistica dice che saremmo primi considerando solo i primi tempi? Significa che l'atteggiamento e l'approccio alla gara non lo sbagliamo praticamente mai, ma dobbiamo saper gestire i 90 minuti senza sparare tutte le cartucce nei primi 45. Bisogna spendere energie in modo da poter giocare tutta la partita a certi ritmi".

Mihajlovic, poi, spende qualche parola soffermandosi sulla formazione anti-Cagliari: "Domani sicuramente torneranno Iago Falque e Castan. Per quanto riguarda Valdifiori e Zappacosta vedremo dopo l’allenamento. Se non dovesse esserci Valdifiori giocherà uno tra Lukic e Vives". Una battuta anche su Ljajic, quattro reti nelle ultime quattro gare giocate, ma anche tante pause durante la partita: "E' stato tanto tempo fuori ed è normale che abbia ancora alti e bassi. Dopo la sosta vedremo il miglior Ljajic".

Mihajlovic contro i sardi taglierà il traguardo delle 200 panchine in Serie A: "Forse oggi sarebbero ancora di più se non avessi allenato la nazionale della Serbia. Sono molto contento di questo traguardo, da quando faccio questo mestiere ho sempre avuto la fortuna di trovare ogni anno una squadra. Festeggiare in granata le 400? A Torino mi trovo benissimo ma so che il lavoro dell'allenatore è legato ai risultati. Io comunque, lavoro come se dovessi rimanere qui per dieci anni". Guarda lontano, Mihajlovic, ma quel che conta, ora, è il Cagliari, domani alle 18, sul prato dell'Olimpico Grande Torino, dove il Toro, quest'anno, non ha mai perso.