Dopo due prove esterne non troppo convincenti, quelle contro l'Inter e contro l'Udinese, il Torino di Mihajlovic si affida al suo fortino, quello stadio "Olimpico Grande Torino" che per ora si è sempre rivelato inespugnabile: nessuno, in questo campionato, è infatti riuscito a battere i granata nella loro tana. Davanti al pubblico amico il Torino ha battuto Bologna, Roma e Fiorentina, pareggiando contro Empoli e Lazio. Mihajlovic e i suoi ragazzi, quindi, affronteranno il Cagliari di Rastelli con l'obiettivo di allungare la serie positiva e confermare il trend.
Il tecnico serbo si affiderà come di consueto a Joe Hart tra i pali, mentre cambierà qualcosa, rispetto ad Udine, nello schieramento difensivo: scelte quasi obbligate sugli esterni, dove De Silvestri e Barreca sono gli unici disponibili nel ruolo, essndo difficile il recupero di Zappacosta, mentre al centro ritornerà Castan, fermato da un affaticamento muscolare nelle ultime due gare. Accanto all'ex Roma solito ballottaggio Rossettini-Bovo, con il primo in vantaggio nonostante le ultime prove tutt'altro che impeccabili.
Molti dubbi in cabina di regia: Valdifiori non è al meglio, ma proverà a stringere i denti. Nel caso in cui l'ex Empoli e Napoli dovesse alzare bandiera bianca, la linea verde è favorita sull'usato sicuro: più Lukic che Vives, quindi. Certo di un posto da titolare Benassi, mentre Baselli deve guardarsi dallo scalpitante Acquah. In avanti, dopo il turno di riposo concessogli in Friuli, Iago Falque dovrebbe riprendere posto sull'out di destra, andando a comporre il trio delle meraviglie con Belotti e Ljajic: per le tre bocche da fuoco granata già 15 centri complessivi in questo campionato. La difesa sarda, non esattamente imperforabile, è avvisata.