"Bisogna portare a casa la vittoria, questo è poco ma sicuro". Poche parole, chiare, concise e dirette, quelle pronunciate nella conferenza stampa di rito pre Juventus - Sampdoria da Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero ha presentato la sfida valida per la decima giornata di Serie A, nella quale l'obiettivo categorico è vincere per cancellare la prestazione in chiaro-scuro di San Siro contro il Milan e riprendere a marciare, mantenendo la vetta della classifica.
Per raggiungere il suo obiettivo, il tecnico si servirà del turnover e cercherà anche di fare necessità virtù: "Buffon si è preso due-tre giorni di meritato riposo, domani gioca Neto", afferma, rendendo fondate le voci della vigilia, prima di sorprendere specificando che "uno tra Marchisio, Asamoah e Rugani giocherà sicuramente, e in attacco giocheranno Mandzukic e Higuain in coppia". Poi, il bollettino medico e un'idea: "Pjaca domani o dopodomani si sottoporrà al controllo per capire a che punto è la contusione ossea, fino alla sosta di sicuro non c'è. Chiellini rientra, a centrocampo devo valutare. Su Dybala avremo aggiornamenti, in qualche modo senza di lui, fino alla sosta, ce la caveremo. Alex Sandro potrebbe anche fare l'attaccante...". A proposito di attaccanti inventati, Cuadrado potrebbe tornare nel proprio ruolo di esterno destro, anche se su questo permane l'interrogativo: "C'è a volte necessità che giochi dall'inizio, dovrò fare delle scelte domani".
Ovviamente i principali fari sono puntati su Claudio Marchisio, atteso al rientro in campo e con un minimo di probabilità che lo faccia dal primo minuto: "Ci darà un apporto importante al rientro, ma Claudio viene da 6 mesi di inattività. Da qui a dicembre ci sono 15 partite, se lui ne giocasse la metà ne sarei contento. Sarà difficile che ritrovi la costanza da subito". Ci va alla ricerca della costanza è anche Higuain: "Gonzalo sta facendo bene - spiega Allegri - si sta adattando alla squadra sacrificandosi molto. Lui davanti si muove bene, bisogna cercarlo. Con Mario domani dovranno aiutarsi, se si mettono a disposizione uno dell'altro è più facile. Bisogna sempre arrivare in area linearmente, giocando bene a calcio, ma loro due si possono assolutamente completare". E su Dani Alves: "Viene a giocare dentro al campo, gli piace e ne stanno nascendo buone prestazioni, io sono contento di quel che sta facendo".
Gli occhi si spostano poi sull'avversario di domani, una squadra che non va sottovalutata, secondo l'allenatore: "La Samp ha vinto il derby e veniva da buone partite, è ben allenata e con ottime organizzazioni. Davanti ha giocatori importanti, giocatori di contropiede con grande tecnica. Bisognerà non concedere, facendo una partita aggressiva".
Una partita aggressiva, concetto ancora tutto da elaborare e definire, in realtà. Allegri ne fornise una propria versione: "La cattiveria si può intendere anche nel modo di passare la palla. Sabato a Milano avevamo palla noi, l'intensità aumentava facendola girare. La Juventus su questo deve lavorare e migliorare, io non la vedo come una squadra compassata. Al momento stiamo facendo un percorso buono".
E infine, il mini-bilancio con tanto di previsione sul futuro prossimo, con un pizzico di ironia e malizia, ma sempre mantenendo i piedi per terra, andando oltre le sconfitte: "Anche se avessimo vinto tutte le nove partite avremmo 27 punti e non basterebbero neanche per salvarci, il campionato si vince quando la matematica offre la certezza. Siamo primi in Champions e veniamo da una bella vittoria vinta tra tante difficoltà a Lione. Per ora ci stiamo difendendo bene, poi bisogna migliorare, ma per ora stiamo facendo risultati. Ci vogliono calma ed equilibrio, la stagione è lunga e bisogna arrivare in fondo in testa". Il mantra che non può mancare mai.