Due settimane diverse dalle altre, quelle passate da Massimiliano Allegri. Certo, l'abitudine di rimanere con pochissimi uomini a Vinovo ormai è consolidata nella mente del tecnico, ma questo periodo è stato differente sotto il profilo dei recuperi - quasi prioritari rispetto al lavoro tecnico - con quello di Claudio Marchisio su tutti, giocatore più che decisivo per la Juventus. Di questo, e non solo, il tecnico ha parlato nell'abituale conferenza stampa della vigilia.
"Al momento non siam messi male, l'anno scorso stavamo peggio. Il problema per domani sono le ore di volo per i rientri, dovrò vedere oggi in che condizioni sono", spiega in apertura il tecnico. "Ci sono fuori Rugani, Pjaca e Asamoah, gli altri sono tutti in condizione", anche in difesa, dove "Benatia può giocare dall'inizio, oggi lo vedrò di nuovo. Bonucci rientra oggi". Occhi puntati anche sul centrocampo e sul proprio numero otto, alla ricerca della condizione, e da gestire: "Marchisio ha fatto 45 minuti in amichevole, il rischio di schierarlo riguarda i possibili infortuni muscolari. L'ideale sarebbe potergli dare un pochino di spazio durante le partite. Io sono prudente in queste situazioni, bisogna andarci cauti e gestire il minutaggio. Ci vuole calma, non si può pensare che possa avere un rendimento costante appena rientrerà". Fermo restano ovviamente che Marchisio è "Un giocatore importante in più a disposizione, è stato e sarà uno dei pilastri del centrocampo della Juventus", come specifica lo stesso Allegri.
La formazione per ora resta un rebus, nonostante una certezza sia rappresentata da Mandzukic in attacco, affiancato da uno tra Dybala e Higuain: "Uno dei due gioca per forza, ne ho tre... Oggi guarderò l'allenamento e vedrò". Il numero 17 è rientrato dopo aver regalato alla sua Croazia sei punti, ma non è l'unico soddisfatto delle prestazioni con la propria rappresentativa, anche se ora è il momento di pensare alla Juventus: "I Nazionali sono andati bene, Mario ha fatto quattro gol, l'Italia ha vinto in Macedonia... Domani bisogna rientrare dentro la nostra stagione, dopo la sosta la prima gara è sempre difficile, dobbiam calarci subito nella gara di domani". E, insieme alla soddisfazione per i risultati azzurri, l'allenatore bianconero aggiunge una postilla su Buffon: "Criticarlo per un errore è una bestemmia, credo abbia fatto pochi errori in tutta la sua carriera. Buffon si difende da solo, parlano i fatti".
In ogni caso, nonostanze le fatiche degli argentini e in generale dei sudamericani, Allegri non vuole inventarsi stranezze in formazione, come basilarmente da sua idea: "Cuadrado può fare la mezzala, o il terzo d'attacco. Sturaro può anche fare l'esterno, ma non sono qui per inventare. Alcuni possono essere modificati, altri non hanno ben chiara la posizione, sono processi che si perseguono e vanno portati a termine. Lemina ad esempio ora fa meglio la mezzala, ma diventerà un centrale". Nel frattempo si potrebbero aprire le porte della prima squadra a un paio di ragazzi della primavera decisamente promettenti: "Kean è un ragazzo bravetto, che ha però 16 anni. Con Pjaca fuori e avendo tre attaccanti l'ho portato con la prima squadra, ha delle potenzialità, così come Caligara".
La testa si sposta poi sulla sfida all'Udinese, gara di importanza incalcolabile, tanto che Allegri chiede esplicitamente attenzione ai dettagli, allertando quanto può essere pericolosa una squadra che ha appena cambiato allenatore. "Bisogna vincere domani sera per rubare punti alla Roma o al Napoli, o a entrambe. Comunque vada, rimaniamo in testa alla classifica", aggiunge poi.
La partita coi friulani inaugura una tre-settimane infuocata: "Abbiamo un mese importante, due scontri diretti con Milan e Napoli e l'andata e ritorno con il Lione, che è decisiva". La base di partenza, soprattutti i punti in campionato, sono comunque un pilastro importante su cui poggiarsi ("Abbiamo avuto quattro partite molto difficili all'inizio, ora bisogna proseguire per gradi", afferma Allegri) in una corsa che si protrarrà fino a maggio: "Lo scudetto è ancora lungo, bisogna andare piano. Ogni volta che vinciamo, è una in meno verso lo scudetto". Infine, l'in-bocca-al-lupo a due infortunati: "Mi dispiace e faccio gli auguri a Milik e a Riccardo Montolivo, che purtroppo negli ultimi anni non è stato infortunato. Spero di rivederlo di nuovo in campo".