Massimiliano Allegri va alla ricerca dei suoi silenti untouchables. Partita dopo partita, il tecnico studia nuove gerarchie, un corpo centrale di squadra difficilmente sostituibile, coloro che determinano l'atteggiamento e l'identità della Juventus. Sempre, ovviamente, con criterio e moderazione, perchè lungo una stagione da oltre cinquanta partite le alternative giocano un ruolo importante quanto i titolari, blocco centrale incluso.
Per adesso, nel primo mese e mezzo di stagione (uno solo effettivo, considerando le pause per le Nazionali), una delle posizioni quasi mai in discussione, e che sembra quindi aver trovato un padrone, è la fascia sinistra. Lo scorso anno abbiamo assistito ad un'alternanza quasi regolare tra Patrice Evra, ideale esperto titolare, ed Alex Sandro, esuberante e da educare. La solfa, come da logica conseguenza dell'estate, è nettamente cambiata: il brasiliano ha lavorato con la squadra sin dal primo giorno di ritiro, il francese è stato invece impegnato fino al 10 luglio con la sua Nazionale ed è rientrato solamente ad inizio agosto, dovendo così recuperare la condizione.
Va da sé che l'ex Porto, al suo secondo anno in bianconero, abbia conquistato maggiori minuti di gioco, complice anche una preparazione-extra svolta con l'Atletico Paranaense durante quelle che dovevano essere vacanze. Atteggiamento non certo passato inosservato agli occhi di Allegri. Per ora nelle sette gare di campionato il ruolo è stato saldamente nelle sue mani, giocando ogni singolo secondo sul prato verde e producendo anche due assist, oltre ad un enorme contributo a tutta fascia, manifestando una netta crescita in fase difensiva e confermando la pericolosa spinta. Potenza, ora anche controllata, necessaria per la crescita offensiva della Juventus.
Il 35enne ex Capitano del Manchester United, dal canto suo, sembra potersi reinventare in un ruolo differente rispetto a quello dell'anno scorso, chiaramente da alternativa al brasiliano, ma non solo. Sarà la riserva sull'esterno, ma anche il possibile interno sinistro di difesa, quando Allegri giocherà a tre dietro (possibile, peraltro, nella prossima gara casalinga con l'Udinese). La carica in spogliatoio non è poi legata a doppio filo al campo: Evra continuerà a sedersi al tavolo dei veterani e dei leader, anche con meno minutaggio.
Attualmente il francese è il titolare in Champions League, mentre Alex Sandro governa e monopolizza i minuti in Serie A, ma con il prosieguo della stagione le posizioni arriveranno ad un mix meno drastico e più naturale. La gestione controllata e ponderata, soluzione che a lungo termine prenderà il sopravvento, è sempre la vincente. E, sia a quattro che a tre, Allegri può stare tranquillo, avendo buone mani nelle quali affidare un compito gravoso e fondamentale per la sua Juventus.