Dopo la prestigiosa vittoria in Champions League contro il Benfica (4-2), il Napoli si rituffa in campionato e l'esito della trasferta a Bergamo è davvero infelice per i partenopei. A rendere grigia la domenica di Maurizio Sarri e i suoi ragazzi ci pensa la rete di Andrea Petagna al 9'. Vani gli assalti ripetuti degli Azzurri, che hanno rischiato anche più occasioni di prendere altre reti da Gomez e Dramè. Atalanta compatta, stretta e con la ferocia agonistica giusta per fermare il Napoli e strappare tre punti di vitale importanza per la lotta salvezza. Gli Azzurri rimangono appaiati al secondo posto con 14 punti mentre i bergamaschi salgono a sei.
Dea ridotta all'osso nella sfida odierna: Gasperini dovrà rinunciare a Kessie, squalificato e agli infortunati Suagher, Konko e Spinazzola. Nel consueto 3-4-3 dell'allenatore piemontese, Berisha difende i tre legni certificando il sorpasso sull'irriconoscibile Marco Sportiello. Nella linea a tre, date le assenze di Suagher e Konko, spazio al giovane Mattia Caldara: il classe '94, scalza Zukanovic e affianca sul centro-destra, Toloi e Masiello. Sugli esterni di centrocampo agiscono Conti e Dramé con la cerniera di metà campo formata da Freuler e Gagliardini. Jasmin Kurtic è la variabile principale del reparto offensivo nerazzurro: trequartista ed esterno d'attacco in base alle esigenze tattiche della squadra. In avanti, confermati Andrea Petagna e Alejandro Gomez, entrambi in goal con il Crotone.
(3-4-3) Berisha; Caldara, Toloi, Masiello; Conti, Freuler, Gagliardini, Dramé; Kurtic, Petagna, Gomez.
L'imperativo è vincere, i partenopei vogliono chiudere il mini-ciclo con un successo e rimanere attaccati al treno Juventus. Sarri opta per un turnover estremamente ragionato, con appena tra sostituzioni rispetto all'undici tipico: in campo Maksimovic, Piotr Zielinski ed Insigne. Il difensore è forzatamente nello scacchiere iniziale a causa dell'infortunio di Raul Albiol, uscito appena dopo 10' contro il Benfica. Il centrocampista polacco è da considerarsi ormai un titolare aggiunto, costituisce la mediana con Hamsik e Jorginho. Dries Mertens, reduce dalla doppietta in Champions League, si accomoda in panchina per far posto ad Insigne: il 24 agisce sull'out sinistro, supportando con Callejon, il centravanti Milik.
(4-3-3) Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Jorginho, Hamsik; Callejon, Milik, Insigne.
La sfida dell'Atleti Azzurri d'Italia inizia centrando in piena regola le aspettative: gioco macinato dal Napoli, difesa ad oltranza dell'Atalanta. I primi minuti sono di marca azzurra con gli inserimenti frequenti di Zielinski e i movimenti in area di Hamsik. Anche la prima chance è targata Napoli, al 5', con una punizione di Lorenzo Insigne dal limite dell'area che sfiora l'esterno della rete alla destra di Berisha. La Dea imposta la partita come solo può fare: chiusura ermetica delle linee di passaggio, marcatura a uomo di Kurtic su Jorginho e fiducia totale nell'estro di Gomez. L'argentino ripaga dando avvio all'azione porterà alla rete di Andrea Petagna. Dribbling ad eludere Hysaj, palla in mezzo dalla sinistra: cross lisciato da Koulibaly, sbatte sulla faccia di Ghoulam e si accomoda perfettamente sui piedi dell'attaccante classe '95 che spara in porta trafiggendo Reina per l'1-0.
L'Atalanta prende coraggio, gli Azzurri subiscono leggermente il contraccolpo rischiando molto pochi istanti dopo. Jasmin Kurtic riceve un pallone sulla fascia sinistra, lo porta avanti contrastato dal solo Jorginho e mette dentro un rasoterra sul quale Petagna stecca clamorosamente. La risposta immediata degli ospiti porta il nome di Josè Callejon al 22': lo spagnolo sfrutta la caduta di Dramé per controllare e assestare un gran tiro nello specchio di porta, Berisha ha i riflessi pronti e respinge lungo la conclusione. Appena dopo l'altro tentativo di Faouzi Ghoulam, con una punizione telecomandata sulla quale Berisha si trasforma in un felino, arriva la sfuriata dei padroni di casa.
Tra il 32' e il 35', i nerazzurri di Bergamo assediano l'area di rigore avversaria. Prima Gomez con un missile dal limite messo in angolo da Reina, proprio sugli sviluppi del corner Boukary Dramé esplode una conclusione a scendere che si infrange sulla parte alta della traversa. Infine, ancora Petagna che manca l'appuntamento con la doppietta dopo aver imbambolato la difesa partenopea. La grande occasione per il pareggio al 42', invece, è una magia lampo estratta dal cilindro da Arkadiusz Milik con un sinistro al volo diretto all'angolino: Berisha ha tempi di reazioni anormali e respinge la sfera in out.
La seconda frazione si apre con il Napoli alla ricerca immediata della rete del pareggio. La Dea stringe le maglie, concedendo spazio all'azione degli esterni avversari: Ghoulam approfitta salendo di posizione e crossando pericolosamente in mezzo all'area. La prima chance vera e propria è griffata Marek Hamsik: servito dalla linea di fondo da Milik, conclude di prima intenzione ma non centra lo specchio di porta. Dall'altro lato del campo, Insigne regala un'opportunità al contropiede dell'Atalanta: Roberto Gagliardini vola sull'out mancino, salta netto Ghoulam incuneandosi in area e libera un tiro-cross che Reina intecetta in due tempi.
Il match non si schioda dal risultato di 1-0 e Sarri stravolge la squadra con le sostituzioni: dentro Mertens, Gabbiadini e Giaccherini; fuori Callejon, Jorginho ed Insigne. I cambi non portano i frutti sperati ma quantomeno l'attaccante numero 23 prova di testa sugli sviluppi di un corner: la sfera attraversa la linea di porta ma non trova nessuno a metterla dentro. La risposta dei padroni di casa porta la firma di Alberto Grassi, ex della sfida che parte in contropiede solitario: decisivo nel recupero Zielinski che lo ostacola nel tiro. L'ultima emozione è al quinto di recupero quando un difensore atalantino svirgola e avrebbe consentito a Milik di essere solo davanti a Berisha: il polacco non ci ha creduto. 1-0 il finale all'Atleti Azzurri d'Italia, decide ancora Petagna.