Quando domenica, poco prima del calcio d'inizio di Torino-Roma, lo speaker dello stadio Olimpico Grande Torino ha annunciato il nome di Antonio Barreca, molti tifosi granata hanno avvertito un brivido particolare, un'emozione che, da quelle parti, mancava ormai da tempo. Un ragazzo cresciuto nel vivaio che debutta da titolare in Serie A, e lo fa in un match di capitale importanza, come quello contro i giallorossi.
Fino ad una ventina d'anni fa l'esordio di Barreca non avrebbe fatto notizia. Già, perchè il vivaio granata era tra i più floridi dello stivale, e i "ragazzi del Filadelfia" venivano lanciati in Serie A con straordinaria ed ineguagliabile regolarità. Qualche nome: Christian Vieri, Diego Fuser, Gigi Lentini, Roberto Cravero, tanto per citare alcuni ragazzi che di strada, partendo dal vivaio granata, ne hanno fatta parecchia. E i tifosi del Toro, per i loro "ragazzi", hanno sempre avuto un occhio di riguardo, un affetto particolare. Per questo, rivedere un prodotto delle giovanili granata giocare da titolare in Serie A con la maglia del Toro è stata una sensazione particolare, per chi sedeva domenica sugli spalti dell'Olimpico Grande Torino. Da anni ai "baby" granata erano riservati, nel migliore dei casi, insignificanti scampoli di gara in partite già chiuse: Barreca, invece, ha debuttato ergendosi immediatamente a protagonista.
Per lanciarlo, dopo due stagioni di rodaggio a Cittadella e Cagliari, c'è voluto l'infortunio di Molinaro, ma tant'è, ora Antonio, classe '95, torinese di nascita, la maglia da titolare sembra non volerla mollare più. Eh sì, perchè ad esaltare ancor di più i tifosi granata già emozionati, domenica, ci ha pensato una prestazione impressionante del giovane terzino, che aveva fatto il suo debutto assoluto in Serie A appena sette giorni prima, contro l'Empoli, subentrando, come detto, a Molinaro. Contro la Roma Barreca, alla freschezza atletica tipica della sua età, ha saputo unire una personalità da veterano e una concentrazione da campione, oltre che un pizzico di sfrontatezza che lo ha portato a provare giocate anche rischiose, benchè sempre riuscite alla perfezione, contro colossi del nostro torneo come Florenzi e Salah. Una fase difensiva impeccabile, una spinta costante, tocchi sempre precisi e contrasti vigorosi: Barreca, contro i giallorossi, ha snocciolato il repertorio del perfetto terzino moderno, facendo stropicciare gli occhi un po' a tutti, forse anche allo stesso Mihajlovic, che finora gli aveva sempre preferito l'esperienza di Molinaro. Ma con un Barreca così, l'ex Juventus può guarire con calma, la fascia sinistra granata è al sicuro: ci gioca un ragazzo che veste la maglia granata da più di 10 anni, fin dalla categoria Pulcini. E questo, per la curva Maratona, è un particolare non da poco. Dopo anni, un "ragazzo del Fila" è tornato protagonista nel Toro: sugli spalti dell'Olimpico Grande Torino, sui volti dei tifosi granata più attempati, forse sarà scesa qualche lacrimuccia.