E' l'estate del '92, dalla Stella Rossa sbarca a Roma, per 8 miliardi e mezzo di lire, un difensore serbo dal mancino al veleno. Si chiama Sinisa, in giallorosso si fermerà per due stagioni, totalizzando 69 presenze e 7 reti, poi spiccherà il volo verso una carriera da campione con le maglie di Samdporia, Lazio e Inter. Domani quel Sinisa, che di cognome fa Mihajlovic e adesso, ventiquattro anni dopo essere arrivato in Italia, allena il Torino, affronterà proprio quella Roma che lo portò nel Bel Paese. E non ci sarà spazio per la riconoscenza, nè per i sentimentalismi, sarà partita vera. "Sicuramente la Roma è più forte e attrezzata di noi, ma si parte sempre dallo 0-0 e conta la grinta e la determinazione. - esordisce Mihajlovic durante la conferenza stampa di presentazione - Giochiamo in casa nostra e sarà una bella partita visto che mercoledì anche Spalletti ha fatto riposare qualche giocatore importante. Veniamo da una prestazione non positiva, cercheremo di prendere i 3 punti. Speriamo di vincere domani e con la Fiorentina".
Una sfida, quella di domani, caratterizzata dai numerosi ex: da Ljajic a Iago Falque, passando per Bovo, Castan e Bruno Peres. Stimoli particolari per gli ex di giornata? "Mi aspetto qualcosa da tutti i miei giocatori. - commenta il tecnico serbo - La sfida sarà bella, ogni giocatore vorrebbe giocare questo genere di partite e noi abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà. Giochiamo sempre per vincere e per fare gol. Sarà una partita equilibrata, se Iago o Castan hanno motivazioni in più in quanto ex romanisti ok, ma non penso servano stimoli particolari domani". Abbiamo citato anche Ljajic, ma l'attaccante, domani, non sarà della partita: "Lo porterò in panca perché lo voglio con noi, ma non voglio rischiarlo. È stato il colpo del nostro mercato, ma non lo abbiamo ancora quasi mai visto per cui non voglio accelerare i tempi del suo recupero".
Inevitabile, poi, affrontare il tema Baselli, dopo lo screzio di Pescara e lo sfogo di Mihajlovic, che nel post partita aveva invitato il suo centrocampista a tirare fuori gli attributi: "Tutti dicono che ha carattere e se ce l’ha deve tirarlo fuori. Ognuno ha la sua personalità, con alcuni bisogna motivarli in un modo, altri vanno pungolati anche sui giornali". Mihajlovic è categorico: "Deve darsi una sveglia, se capissi che lui non ha nelle corde le possibilità di migliorare non glielo chiederei nemmeno, ma visto che ha grande talento io devo provarle tutte e arrivare alla medicina giusta che gli faccia tirare fuori le palle. Farò di tutto per fargli fare il salto di qualità. Una squadra importante ci chiese di scambiarlo e io ho rifiutato 3 volte lo scambio perchè io credo in lui. Però mi deve dare risposte e il prima possibile". Altro "caso", quello riguardante la linea di Maxi Lopez: "Ora è infortunato, ma è dimagrito già di quasi due chili. Quando tornerà ci potrà dare una grande mano se continua così" commenta il tecnico granata.
Tecnico che, in quest'avvio di stagione, non è ancora riuscito a dare un'identità precisa al suo Toro. A che punto è il lavoro? "Non so che percentuale dire. Il Toro può lottare per l’Europa League, noi abbiamo avuto tanti infortuni di giocatori importanti e per questo le cose si sono complicate. - spiega Mihajlovic - Nelle prime partite abbiamo fatto tanti gol, nelle ultime non ne abbiamo subiti, ma non abbiamo vinto. Al di là di rigori, pali o traverse. Le partite alla mia portata le devo vincere: contro l'Empoli, con tutto il rispetto, senza assenze avremmo vinto. Ora stiamo recuperando i giocatori, ma lo spirito è sempre quello giusto. I gol li abbiamo sempre presi su errori individuali, ma anche da questo punto di vista siamo migliorati nelle ultime due partite". Difesa nella quale ritroverà posto Castan, a riposo a Pescara, giocatore in cui il tecnico serbo crede fermamente: "Castan è un ragazzo tranquillo, sereno, molto equilibrato. Non credo possa essere condizionato da queste cose. È esperto e farà una buona partita come ha sempre fatto finora". Alla vigilia di Toro-Roma, poi, inevitabile una battuta su Totti. Mihajlovic chiude la conferenza e scherza: "Ci sono tutti e poi c’è Totti. Nonostante l’età sa ancora stupire. È stato il miglior giocatore italiano degli ultimi 25 anni. Ha debuttato grazie a me perchè fui io a dire a Boskov di portarlo in squadra e farlo debuttare. Aspetto che mi offra una cena. Lo saluterò con grande piacere".