È innegabile che contro la Fiorentina l'Udinese abbia ben figurato. Ora abbiamo un pareggio totale per quanto concerne le prestazioni: tre negative (Spezia, Roma e Chievo) e tre positive (Empoli, Milan e Fiorentina). Qual è la vera Udinese? Si spera, chiaramente, la seconda, che riesce a far punti soffrendo, ma allo stesso tempo esprimendo bel calcio quando riesce a manovrare. Certo, così non si raggiunge la parte sinistra della classifica, ma dopo tre anni dove la salvezza a tratti non è stata così certa, anche un campionato tranquillo è graditissimo. Nel match contro la viola, i friulani hanno dimostrato di assimilare via via i meccanismi del 4-3-1-2. Iachini sta iniziando anche a fidarsi di più dei giovani. Ha sorpreso infatti l'inserimento di Perica per Thereau dal primo minuto, non tanto per il rendimento (il croato è stato nettamente superiore al francese), ma piuttosto per le dichiarazioni che lo stesso tecnico aveva rilasciato nei giorni scorsi, con l'ex Chievo che sembrava imprescindibile. Anche il cambio di Alì Adnan per Armero ha pagato, è vero che ha causato il rigore e sul primo gol si è fatto saltare da Tello (che però è un ex Barcellona, non uno qualsiasi, a meno che tu non abbia grandi giocatori devi sempre raddoppiarlo e l'ex Rizespor non è stato aiutato in quell'occasione), ma bisogna anche dire che, a differenza del colombiano, l'iracheno è rimasto propositivo per tutti e novanta i minuti, sintomo di una condizione psicologica migliore.
Al di là dei singoli però, tutta la squadra sembra aver capito che partite come quella di domenica con il Chievo non sono più ammissibili, non dopo tre anni di fallimenti. Al gol del pareggio viola infatti i giocatori stavolta non hanno risposto passivamente, schiacciandosi e abbandonando la barca, ma hanno reagito, continuando a giocare come sempre e trovando addirittura il nuovo vantaggio allo scadere del primo tempo, con un Danilo caricato da una giusta dose di rabbia. Molti dicono che un punto in due partite consecutive in casa sia poco. È vero, ma la partita floppata è stata quella con i veneti, non certo questa dove davanti c'era comunque una squadra che punta all'Europa, magari non in forma, ma che ha giocatori come Bernardeschi e Tello che possono con una sola giocata compensare la mancanza di fiato della squadra. Un'altra cosa positiva è la maggior fiducia di Iachini nei confronti dei prospetti che ha in panchina. Penaranda infatti, nei minuti messi a disposizione, ha messo in mostra grandi colpi e avrebbe causato anche una o addirittura due espulsioni tra le fila viola, se non fosse stato per l'estrema indulgenza di un Mazzoleni che ha messo in mostra ancora una volta di essere un arbitro con poca personalità. Bene anche l'esordio di Jankto, che è un ragazzo molto giovane e che ha i colpi per fare molto bene in A.
Continua ad essere una nota stonata Thereau. Stavolta ha avuto pochi minuti, ma la sensazione è che giochi solo perchè costretto. Bisogna dire che viene da un mese di infortunio e che forse anche lui, come Duvàn Zapata, ci smentirà appena sarà tornato al massimo della forma. Il timore che le trattative estive lo abbiano turbato c'è. Dispiace invece che molti non si accorgano dell'enorme importanza che sta avendo Kums nei progressi di questa squadra. Fa un lavoro difensivo e di gestione della palla che solo un grande centrocampista centrale può fare, un aiuto fondamentale per la difesa. Quando la squadra si muoverà di più e lui potrà anche iniziare ad incidere in fase offensiva, diventerà uno strumento imprescindibile nelle mani di Iachini. Ora però occorre mantenere i progressi. Ci sarà un trittico importante, con le partite contro Sassuolo, Lazio e Juventus. Bisognerà mostrare di avere testa, perchè quest'Udinese può giocarsela sempre, anche dopo essere andata in svantaggio.