Siviglia. La prima sfida sul cammino verso Cardiff è contro gli andalusi allenati da Jorge Sampaoli. Nuovamente nello stesso gruppo, dopo i due incroci dello scorso anno con sensazioni in agrodolce: l'andata, 2-0 a Torino; il ritorno, 1-0 per gli spagnoli. Partita, quella al Sanchez Pjzuan che costò il primo posto nel girone e l'accoppiamento con il Bayern Monaco negli ottavi di finale. Una Juventus diversa, con un Gonzalo Higuain in più in avanti ma un Gianluigi Buffon sempre a difendere lo specchio di porta bianconero. Il capitano juventino, insieme a Massimiliano Allegri, ha parlato nella prima conferenza stampa della UEFA Champions League 2016/17.
Gianluigi Buffon inizia la conferenza parlando del ruolo che ha il capitano in una competizione così prestigiosa: "E il ruolo che ha qualsiasi altro calciatore, abbiamo una rosa con calciatori di livello internazionale. Quindi, non c'è bisogno di insegnare o alzare la tensione, perchè l'esperienza c'è. Devo soltanto pensare a parare". Poi la domanda sul sogno, quella della Coppa dalle grandi orecchie: "Ci tengo a sottolineare che il sogno non è solo mio, ma di tutto il mondo Juve. La Coppa non si vince da quando ho iniziato la carriera, vogliamo coronarlo insieme ovviamente. Quest'anno, rispetto agli ultimi anni, affrontiamo il tutto con maggiore consapevolezza. Già con il Bayern Monaco siamo arrivati al livello dei top club, l'operato sul mercato della società ha aumentato il tasso tecnico. E' difficile inquadrarci come favoriti, siamo entusiasti di iniziare ma è un percorso di crescita e non ci si deve timbrarci come favoriti". Il tema dell'entusiasmo è toccato successivamente: "Se gente che ha vinto tanto, dice belle parole sui sottoscritti, è perchè abbiamo percorso un cammino importante negli ultimi due anni. Ci vuole tanta umiltà, piedi per terra e pedalare: perchè ci sono poche squadre che sanno approcciare in maniera esatta la competizione, altrimenti le bastonate sono dietro l'angolo".
Gianluca Vialli e la battuta sull'ultima Champions bianconera alzata da lui: "Sarebbe felice se dovessimo finalmente rivincerla, ma a me che ho sposato il progetto da tanto tempo non interessa se dovessi alzarla io la Coppa: mi renderebbe comunque felice se accadesse senza di me". L'esperienza e i giovani: "Le partite di Champions sono emozioni rare, l'adrenalina sale. I giovani possono sentire pressione quando affrontano per la prima volta tutto ciò, poi ci si cala prefettamente senza grossi problemi." Scocciarsi di non arrivare a vincerla? "No, niente affatto. Sono modesto, bisogna migliorare e puntare sempre a dare tutto".
Poi Max Allegri, le scelte per il Siviglia ed Patrice Evra subito in campo: "Parte titolare. Gigi dal 1', poi ho un solo dubbio legato al centrocampo. Ho avuto diversi giocatori impegnati nelle nazionali, deciderò per forza domani mattina". Quale Siviglia aspettarsi? "Bisogna sapere che la prima partita di UCL è la più importante, perchè si mettono le basi per la qualificazione: primo obiettivo stagionale. Con l'addio di Emery, è meno organizzato a livello difensivo, in attacco è pericoloso e fa molti. L'unico obiettivo è fare tre punti domani". Al livello di Bayern Monaco e Barcellona?: "Non corriamo troppo, da Marzo inizia un'altra Champions nella quale ci saranno fattori fisici e mentali che incidono in maniera indelebile. Innanzitutto, bisogna pensare al campionato che non è già vinto perchè ci sono squadre ben attrezzate. Intanto, pensiamo a domani, poi penseremo all'Inter per domenica".
Da Berlino è cambiata profondamente la squadra, cosa è mutato da allora: "Prima cosa, a Berlino per me non fu una sorpresa. La differenza tra ora e allora sono ovviamente i giocatori nuovi (solo 4 giocarono quella finale), siamo in via di lavori in corso. Siamo partiti bene in Serie A, dobbiamo iniziare alla grande anche domani in UCL. Un passo alla volta".
In cosa può migliorare Gonzalo Higuain: "Tutti possono migliorare, Gigi lo dimostra. Occhio anche a Mario Mandzukic, l'unico che ha vinto la Champions e che ha un'esperienza internazionale di altissimo livello". Sulla pressioni esterne: "Ci vuole equilibrio, ci saranno delle difficoltà durante la stagione e domani sarà molto dura battere il Siviglia. Noi, all'interno, dobbiamo lavorare bene proprio sull'equilibrio proprio per non farci influenzare sulle pressione dell'essere favoriti dai giornali". Juventus più europea degli altri anni? "Potrò dirtelo a fine Champions, c'è maggiore consapevolezza ma l'obiettivo principale della stagione è il campionato. Ci giocheremo le nostre chances in UCL, come l'anno scorso e due anni fa". Ultimo dubbio legato ad Asamoah: "Vediamo, potrebbe giocare".
Sono 21, intanto, i giocatori convocati da Max Allegri per il match contro il Siviglia:
1 Buffon, 3 Chiellini, 4 Benatia, 5 Pjanic, 6 Khedira, 7 Cuadrado, 9 Higuain, 11 Hernanes, 12 Alex Sandro, 15 Barzagli, 17 Mandzukic, 18 Lemina, 19 Bonucci, 20 Pjaca, 21 Dybala, 22 Asamoah, 23 Dani Alves, 24 Rugani, 25 Neto, 32 Audero, 33 Evra.