Ha ribadito il solito mantra Giuseppe Iachini nella conferenza stampa pre Milan. Per ottenere un risultato positivo serviranno attenzione e concentrazione. Problemi a sinistra, dove Samir si è fermato a causa di una lesione riportata in amichevole, il tecnico ha fatto intuire che ci sono più probabilità di vedere Armero in campo che Adnan. Queste le sue parole.
Che partita sarà quella di domani?
"Il Milan è sempre il Milan. Ha giocatori di qualità che possono determinare gli equilibri del match anche con una sola giocata. Bisognerà fare una partita molto attenta e concentrata. Ha tenuto testa al Napoli, che è una squadra che si conosce a memoria. Dovremo fare una grande partita".
Quanto peserà l'assenza di Samir?
"Quanto lavori su un certo filone, vorresti farlo più o meno con gli stessi interpreti. Nel calcio ci sono questi imprevisti. Chi giocherà dovrà farlo nella maniera migliore per dare risposte convincenti. Abbiamo Armero e Adnan come opzioni, anche se Adnan è rientrato da un lungo viaggio con la sua nazionale. Dobbiamo valutare tutto e prenderemo in esame questa situazione. Non ci faremo trovare impreparati da questa assenza. Gli esterni dovranno fare il lavoro che gli verrà chiesto, anche se hanno caratteristiche diverse. L'importante sarà il lavoro di reparto e la cura del particolare".
Secondo lei l'Udinese ha problemi in difesa?
"Dobbiamo sempre lavorare di tattica individuale e collettiva. Stiamo portando avanti due tipi di impostazione difensiva. Nelle ultime stagioni siamo stati perforati troppo e ci stiamo lavorando per evitare che accada ancora. Con il lavoro e con il tempo siamo certi che prenderemo qualche gol in meno".
L'arrivo di Kums ha dato fiducia all'ambiente?
"Quando c'era la fase di mercato, abbiamo parlato di andare a prendere un giocatore con determinate caratteristiche. Ci serviva geometria e possesso palla. L'arrivo di Kums non è assolutamente casuale, ma dettato dalle esigenze. Diamogli il tempo di inserirsi nelle meccaniche di gioco, ma si intravedono le sfumature giuste per il nostro gioco. Abbiamo ancora tanti margini di crescita per guardare al futuro con positività. Sapevamo di questo anno 0. Alcuni passaggi di evoluzione sono inevitabili; il nostro lavoro è accorciarli".
Come ha visto i nazionali?
"Non sono un allenatore che cerca alibi. Come sta un ragazzo dopo un viaggio e due partite non posso saperlo bene, ma solo il campo potrà dirlo. Mi aspetto da chi va in campo che faccia partita vera".
Quali sono le forze e le debolezze del Milan?
"Loro giocano bene. La maggior parte della squadra si conosce dall'anno scorso. Hanno un allenatore bravo come Montella, che ha dato le sue idee. Davanti hanno tantissima qualità. Bisogna chiudere subito sui piedi importanti. Dovremo essere organizzati e concentrati. Quando vai su certi campi, sai che ti possono fare gol in ogni momento, quindi non puoi andarti solo a coprire, ma devi andare a cercare il gol, con la testa e la mentalità giusta, al di là degli attaccanti che schieri".