Sono passati ormai dieci giorni dal momento in cui Joe Hart è ufficialmente diventato un giocatore del Torino, eppure l'onda mediatica provocata dal trasferimento all'ombra della Mole del portiere inglese ancora non accenna a placarsi. Comprensibile, si tratta di una delle operazioni più stupefacenti dell'estate: non succede tutti i giorni che un giocatore titolare in uno dei cosiddetti "top club" decida di trasferirsi in una squadra come il Torino, priva del palcoscenico europeo e, salvo miracoli sportivi stile Leicester, senza alcuna chance di lottare per il titolo.

L'avventura di Joe Hart in granata, iniziata ufficialmente dieci giorni fa, ha nella pratica preso il via ieri, quando l'estremo difensore inglese, di ritorno dopo la pausa per le nazionali in cui ha difeso la porta della selezione dei Tre Leoni, è sceso per la prima volta in campo per allenarsi insieme ai suoi nuovi compagni. Ad accoglierlo una folla di oltre 500 tifosi, a testimonianza dello smisurato entusiasmo che ha accompagnato l'approdo in granata dell'ex City. Nel giorno del suo battesimo granata, intanto, Hart ha ricevuto un'investitura importante da parte di Massimo Battara, suo preparatore ai tempi dei Citizens, che tramite le colonne della Gazzetta dello Sport non ha risparmiato una decisa stilettata a Guardiola, colpevole di averlo "cacciato" perchè non abbastanza abile nel gioco coi piedi: "Considero Hart tra i migliori dieci portieri al mondo, e mi sembra incredibile che Guardiola lo abbia costretto ad andarsene. Il Torino ha messo a segno un grande colpo: Joe ha fisico, coraggio e riflessi, ed è forte anche dal punto di vista del carattere, è un uomo forte nello spogliatoio". Battara, insomma, non ha dubbi sul suo ex allievo: "A volte è frettoloso nei rilanci, ma il professionista non si discute: cominciavamo a lavorare mezz'ora prima del gruppo e finivamo per ultimi".

A parlare di Hart, nel giorno del suo debutto in granata, non è stato però solo Battara: anche Peter Shilton, un grande del passato, ha voluto dire la sua. E la posizione dell'ex portiere inglese è un po' diversa rispetto a quella di Battara: "Non ho mai pensato che fosse forte, almeno non quanto pensa la gente. Ovviamente è un bravo portiere, ma anche se ha tante partite sulle spalle, un portiere viene giudicato dagli errori che commette, e lui ne ha commessi tanti. Basta pensare all'Europeo, dove ha fatto due errori in poche partite".

Tra una carezza di Battara e uno schiaffo di Shilton, intanto, Hart ha cominciato la sua avventura in granata: durante la sua prima partitella, il portiere inglese ha strappato applausi per un dribbling su Maxi Lopez. Coi piedi, già. Visto, Guardiola?