Come si sostituisce il capocannoniere del campionato? Non è la classica domanda da un milione di dollari, ma semplicemente l'attuale realtà del Torino. Già, perchè la pausa per le nazionali ha restituito ai granata un Belotti finito k.o. a causa di un problema muscolare che, come se non bastasse, si sta rivelando più serio del previsto: quello che inizialmente sembrava un piccolo affaticamento guaribile in pochi giorni si è invece trasformato in "importante elongazione", come si legge nel comunicato ufficiale diffuso dopo gli esami cui è stato sottoposto il numero 9 granata. Tradotto in soldoni: 20 giorni di stop per quello che nelle prime due gare di campionato è stato il vero e proprio trascinatore del Torino e l'uomo copertina del campionato. Mica semplice, quindi, sostituire un giocatore del genere, fulcro di una squadra, il Toro, fortemente votata all'attacco e ad una vocazione offensiva di cui proprio lui, Belotti, era il letale (finora) ultimo terminale.
Come si sostituisce, quindi, un giocatore così? Correggiamo la domanda: con chi si sotituisce? Il principale e forse unico candidato a prendersi un posto da titolare al centro dell'attacco granata è senz'altro Maxi Lopez. L'argentino, lo scorso anno discusso più per la sua forma fisica che per le sue prestazioni in campo, avrà una chance importante per dimostrare a tutti, prima di tutto a sè stesso e a Mihajlovic, che in estate aveva anche pensato di cederlo, di essere ancora un giocatore importante.
Importante, sì, ma completamente diverso da Belotti. Con l'inserimento dell'ariete argentino sarà inevitabilmente tutto il Toro a dover cambiare pelle: con Maxi Lopez al posto di Belotti i granata perderanno qualcosa sotto il profilo della velocità e dell'esuberanza fisica, ma allo stesso tempo, almeno sulla carta, ne guadagneranno dal punto di vista della tecnica e della manovra. Se con Belotti il Torino aveva un centravanti famelico nell'attaccare sempre e comunque la profondità, con Maxi Lopez i granata avranno un attaccante più votato al dialogo con i compagni e abilissimo nel gioco spalle alla porta. In queste settimane di assenza di Belotti diventerà così ancor più importante l'apporto degli esterni, i vari Iago Falque, Martinez, Boyè e Aramu: con un centravanti come Maxi Lopez sarà fondamentale la loro capacità di attaccare la profondità, aggredendo gli spazi liberati dall'argentino con i suoi movimenti incontro ai centrocampisti. Il sostituto di Belotti, insomma, ha un un nome, un cognome ed un volto ben definiti: ogni altra ipotesi rimane sullo sfondo. L'unica che potrebbe avere qualche chance, seppur remota, di venire messa in pratica è quella che vede il giovane Boyè utilizzato come una sorta di "falso nueve". Ma questa, al momento, non è altro che una fantasiosa ipotesi che, probabilmente, rimarrà tale. Perchè al centro dell'attacco granata, finchè il Gallo rimarrà ai box, ci sarà un Maxi Lopez con le motivazioni a mille, determinato a non far rimpiangere il centravanti azzurro e a sentire ancora il grido di quella curva Maratona che in lui ha un vero e proprio beniamino. E con lui in campo sarà un Toro diverso. Non necessariamente migliore o peggiore: semplicemente diverso.