Dopo tre annate buie, l'Udinese deve ritrovare la retta via e Gino Pozzo pare aver iniziato ad imparare dai suoi errori. Partendo dal DS: via Giaretta (che a parte Bruno Fernandes ha portato beno pochi giocatori interessanti) dentro Bonato, un dirigente che ha fatto la gavetta ed è abituato a lavorare in società che puntano su ragazzi under 23. L'unica scelta che ha fatto storcere il naso è stata quella dell'allenatore. Era fatta per Pioli, ma poi i disaccordi sul mercato hanno fatto saltare il banco. Ecco dunque Iachini, che per ora in A però non ha stupito. Poi via alla rivoluzione, via tanti rami secchi per portare nuovi talenti da lanciare. Analizziamo ruolo per ruolo le novità.

Portieri

Il ruolo che negli anni passati ha dato più garanzie. Confermatissimo Karnezis, sono rimasti i giovani Scuffet e Perisan a fare da riserve. Giusto il prestito in B per Meret alla SPAL, dove potrà far esperienza. Un po' un peccato invece che Scuffet debba restare a far panchina, ma scalzare il greco è impresa ardua. Via tutti gli esuberi: Pawlowski, Radikon, Romo (svincolati), Brkic (PAOK Salonicco) e Vicario (Venezia).

Orestis Karnezis

Difesa

Qualche incertezza qui. I centrali per una difesa a tre ci sono, mancano dei giocatori in grado di fare i terzini per un'eventuale difesa a quattro e contro l'Empoli lo si è visto. Iachini dunque dovrà eventualmente adattare altri se vuole cambiare modulo (come fatto per esempio con Samir a sinistra). Per completare il reparto sono arrivati Samir e Angella (ritorno per lui). Il brasiliano ha già ben figurato nelle prime uscite, mostrando di poter diventare un ottimo difensore. L'ex Watford porta invece tanta esperienza, da usare quando uno tra Danilo e Felipe sarà assente. È mancata la ciliegina sulla torta che tanti si aspettavano nell'ultimo giorno di mercato. Non è arrivato nessuno infatti tra i vari Kabasele, Prodl, Tisserand, etc..., probabilmente a causa della mancata cessione di Heurtaux, che la società a questo punto vuole rilanciare. Oltre all'addio del senatore Domizzi, sono stati ceduti anche altri giovani che non sembrano avere un futuro ad alti livelli come Neuton, Mori (svincolati) e Piris (Monterrey). Tanti invece i giocatori ceduti in prestito: Gabriel Silva, Camigliano, Bubnjic, Insua, Musavu-King, Estupinan, Coppolaro e Coeff.

Samir

Centrocampo

Il reparto più criticato è anche quello che ha visto più movimenti in questa sessione di mercato e quello che sembra essersi rinforzato di più. Registrato il mancato riscatto di Kuzmanovic, ci sono state anche cessioni importanti: Zielinski (Napoli), Bruno Fernandes (Sampdoria), Guilherme (prestito, Deportivo La Coruna), Edenilson (prestito, Genoa), Verre (Pescara), Marquinho (Fluminense) ed Iturra (Rayo Vallecano). Questo un po' per le importanti offerte ricevute e un po' per far posto a giocatori nuovi e più motivati. L'unica vendita che ha fatto storcere il naso è stata quella di Verre. La società infatti non ha voluto far valere il diritto di controriscatto, preferendo incassare quattro milioni. Scelta incomprensibile, dato che il ragazzo è di sicuro avvenire e vale già molto di più. Misteri del mercato, forse la dirigenza aveva bisogno di mettere a bilancio una plusvalenza subito, sta di fatto che la scelta non è stata mai spiegata. Gli arrivi comunque sono stati importanti. Rientrati Kone, con tanta voglia di riscatto, Jankto, cha ad Ascoli ha stupito, e Lucas Evangelista, che in Grecia sembra essere cresciuto molto, sono arrivati Fofana, De Paul e Kums. L'argentino ha già fatto breccia nel cuore dei tifosi, mostrando che la 10 di Di Natale non è del tutto immeritata. Già dalle prime uscite ha fatto vedere di saperci fare col pallone, è sicuramente uno dei colpi più importanti di questa sessione di mercato. Fofana deve ancora trovare la giusta collocazione, Iachini lo ha messo davanti alla difesa, ma non sembra essere a suo agio lì. Ecco che interviene qui l'acquisto di Sven Kums. L'ex Gent potrebbe essere il colpo per il salto di qualità della squadra. Arrivato in prestito dal Watford, che ha speso ben dieci milioni per prenderlo, è il giocatore dai piedi buoni che da tanto tempo manca al centrocampo friulano. Se il belga confermerà le sue qualità anche in Italia, l'Udinese potrà andare lontano. Sembrano ancora essere di troppo alcuni elementi come Lodi ed Armero, che però non hanno trovato alcun acquirente sul mercato. È saltata infatti in extremis anche la possibilità Spezia per l'ex Catania, che sembra destinato a restare a guardare i pari ruolo Kums e Balic.

Rodrigo De Paul

Attacco

Tanti movimenti anche in avanti. L'addio più pesante è sicuramente qua, dato che non c'è più la bandiera Di Natale. Hanno salutato anche Nico Lopez (Internacional), Torje (Terek Grozny) ed Harbaoui (Anderlecht). La situazione del tunisino è incomprensibile quanto quella di Verre. Messo sotto contratto a febbraio e sbarcato ad Udine a giugno, dopo nemmeno due mesi è stato ceduto. Probabilmente è uno degli ultimi figli della vecchia politica del mercato, che puntava maggiormente su giocatori esperti. Aguirre è stato mandato in prestito a Lugano per fare esperienza. È stato riscattato Perica per quattro milioni di euro, acquisto più costoso della sessione. Sono arrivati un giovane promettente come Ewandro (San Paolo) e il crack Penaranda in prestito dal Watford. Il venezuelano è stato rallentato da Copa America e infortuni, ma nei minuti in cui è sceso in campo ha mostrato di avere i colpi del grande giocatore. Importante la conferma di Thereau nonostante le voci di mercato, tutto passa però dai piedi di Duvàn Zapata. Il colombiano è stato il grande arrivo della scorsa stagione e l'anno scorso ha segnato otto reti nonostante un grave infortunio. Il giocatore in prestito dal Napoli però in questo inizio di stagione non sembra essere in forma ed è molto importante che recuperi in fretta, dato che è l'unica punta di ruolo che può potenzialmente andare oltre la doppia cifra. Se si vuole muovere una critica, si potrebbe dire che manca una riserva proprio di Zapata, dato che tutti gli innesti sono punte veloci e brevilinee e l'unica alternativa è Perica, che però deve ancora crescere molto per poter segnare un gran numero di gol.

Adalberto Penaranda

Un mercato dunque molto positivo, in cui è mancato l'arrivo solo di un paio di alternative in più per poter essere considerato perfetto. Peccato solo per la cessione di Verre, che è stato un talento venduto per molto meno del suo reale valore. De Paul, Penaranda, Duvàn Zapata, Kums, Samir... sono tanti gli elementi di spessore su cui Iachini potrà fare affidamento. Ora tocca al mister amalgamarli al meglio per raggiungere la salvezza il più tranquillamente possibile.