Il colpo Hart, per il quale siamo ormai ai dettagli, è senza dubbio uno dei trasferimenti più clamorosi dell'estate. Ma il mercato del Toro, a meno di 48 ore dalla chiusura delle trattative, non si ferma qui. Il primo nodo da sciogliere è quello che riguarda Maksimovic, per il quale si è giunti ad una fase di stallo. Tra Torino e Napoli è in atto un vero e proprio braccio di ferro: i granata, nella persona del presidente Urbano Cairo, non intendono recedere dalla richiesta di 30 milioni di euro, i partenopei, forti dal canto loro della volontà del giocatore, non ne vogliono sapere di sborsare la suddetta cifra. L'avvicinarsi dello stop alle trattative potrebbe portare ad un'accelerata, ma al momento nessuna ipotesi può essere esclusa: nè la conclusione dell'affare con il Napoli, nè un reinserimento del Chelsea, nè una clamorosa permanenza di Maksimovic a Torino, dove resterebbe fuori rosa rinviando ogni discorso a gennaio. Resta legata a quest'affare anche la questione Valdifiori: il suo agente ha chiuso la porta al Torino, ma nel folle mercato del 2016 non si può mai dire mai. Mihajlovic vuole assolutamente un rinforzo in mediana e il nome dell'ex empolese è sicuramente tra i più graditi. Per il centrocampo granata sembra invece tramontata la suggestione Flamini, nome circolato due giorni fa ma sul quale non sono arrivate conferme.

E poi c'è una difesa in cui le gerarchie sono tutte da stabilire: Mihajlovic, nel cuore della retroguardia, nelle prime due gare di campionato ha sperimentato prima la coppia Rossettini-Moretti, poi quella composta da Bovo e Castan. Non è da escludere che i granata tornino sul mercato anche in questa zona del campo: Vida non arriverà, riprende quota l'ipotesi Simunovic, croato classe '94 del Celtic. E ancora, resta da definire la "grana" Zappacosta, che inizialmente non rientrava tra i cedibili, ma che dopo l'arrivo di De Silvestri troverebbe poco spazio. Sarebbe stato lo stesso giocatore, quindi, a chiedere la cessione: su di lui Sassuolo e Fiorentina. Il sostituto sarebbe pronto e risponderebbe al nome di Timothy Castagne, classe '95 del Genk tenuto in stan-by ormai da giorni.

Insomma, a meno di due giorni dal gong i punti interrogativi in casa granata non mancano, con una sola grande certezza: il tempo stringe, serve un'accelerata per consegnare a Mihajlovic il Toro definitivo.