Il Torino tira un forte sospiro di sollievo. In casa granata, dopo la sconfitta di San Siro, c'era apprensione per le condizioni di Adem Ljajic, uscito al 28' della sfida con i rossoneri in seguito ad un duro scontro con Romagnoli. A destare preoccupazione era il ginocchio sinistro dolorante dell'attaccante serbo, per il quale già si temevano scenari catastrofici. Gli accertamente svolti a Torino, però, hanno scongiurato ulteriori complicazioni: per l'ex Roma e Inter solo una forte contusione, nessuna lesione. Ljajic, che ieri non si è allenato, potrebbe essere della partita già domenica, quando il Torino farà il suo esordio casalingo in campionato contro il Bologna.
A tenere col fiato sospeso l'ambiente granata, invece, è Arlind Ajeti, bloccatosi durante la seduta di allenamento di lunedì: per lui una fitta ai flessori, si sospetta uno stiramento, gli esami dei prossimi giorni permetteranno di fare luce sulle sue condizioni. Se le sensazioni fossero confermate, per lui si tratterebbe di un mese di stop: brutta tegola per il centrale albanese, tra i più positivi nel pre-campionato granata, e per Mihajlovic, che proprio nel reparto arretrato ancora non ha trovato il bandolo della matassa.
L'infermeria granata, affollatissima negli scorsi giorni, va però via via svuotandosi: Iago Falque, out per la trasferta milanese, ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, così come Benassi, al rientro dopo la distorsione alla caviglia patita a luglio, e Zappacosta, che ha risolto il problema muscolare alla coscia che lo aveva tenuto fuori nella sfida di Coppa Italia contro la Pro Vercelli. Resta ai box, oltre al già citato Ajeti, solamente Avelar: l'ex Cagliari, fermo dallo scorso febbraio per una lesione ai legamenti crociati del ginocchio, sta proseguendo nel suo percorso di recupero, ma è ancora presto per vederlo aggregato al gruppo.