Tra il Napoli e Amadou Diawara il matrimonio s'ha da fare. Limati anche gli ultimi dettagli tra la società partenopea e l'entourage del calciatore per quanto riguarda l'ingaggio del mediano classe 1997 guineano. Diawara sarà un calciatore azzurro nelle prossime ore, dopo aver trovato l'accordo con il Bologna già da qualche settimana (due milioni di prestito, undici per l'obbligo di riscatto il prossimo anno ed un milione aggiuntivo di bonus). L'oramai ex centrocampista dei felsinei ha già parlato con Maurizio Sarri, che gli ha spiegato il progetto tecnico che lo riguarderà da vicino, con l'africano che prima di iniziare la nuova avventura con il resto del gruppo dovrà mettersi al pari dei suoi compagni dal punto di vista atletico.
Appare oramai chiara e delineata la situazione a centrocampo per la squadra partenopea, che definiti gli arrivi di Rog - arriverà a fine mese dopo il preliminare della Dinamo Zagabria - Zielinski e Diawara, mette a segno un trittico di colpi utili nell'immediato a fornire valide alternative al terzetto di titolarissimi oggi, ma soprattutto di sicuro affidamento ed investimento per il futuro. L'arrivo di Diawara non è legato, vista la precaria condizione del guineano, alla partenza di Mirko Valdifiori, che di certo giocherà titolare domenica sera a Pescara e, forse, fino a gennaio potrebbe restare a far parte dell'organico a disposizione dell'ex allenatore dell'Empoli.
Definite le gerarchie in mediana, adesso Giuntoli e De Laurentiis punteranno a rifinire la difesa. Accanto ai quattro centrali già presenti, si insiste - fino allo sfinimento - per Maksimovic: alcune fonti sono certe che la resistenza di Cairo prima o poi venga meno, altre invece che terrà duro fino alla conclusione del mercato. Al contempo, però, restano vivissime le piste che portano ad un profilo esperto e duttile, come quello di Martin Caceres e di Domenico Criscito. Inoltre, come già fatto per gli altri reparti, il Napoli guarda sempre al futuro, con il nome di Jeremy Toljan, terzino tedesco ambidestro dell'Hoffenheim e della Germania Olimpica classe ’94, che piace e non poco.