Se c'è una dote che va certamente riconosciuta a Sinisa Mihajlovic, quella è la chiarezza. Non ama usare giri di parole, il tecnico serbo: quando parla, l'allenatore del Torino va sempre dritto al punto. La conferenza stampa di oggi pomeriggio, quella che precedeva la sfida di domani sera, che vedrà i granata opposti alla Pro Vercelli allo stadio "Grande Torino", non ha fatto eccezione.
Il serbo ha aperto con un messaggio chiaro e tondo ai giornalisti presenti: "Oggi non parlerò di mercato, lasciamo lavorare tranquillo Petrachi. Domani c'è una partita importante, parliamo di quella". Torino-Pro Vercelli, quindi: in quale stato di salute ci arrivano i granata? Mihajlovic ammette: "Abbiamo avuto qualche infortunio, ma quelli fanno parte del gioco. Il più grave è stato quello di Zappacosta, per il resto la squadra sta abbastanza bene". Poi il serbo scopre le carte: "In porta giocherà Padelli". Chance per il valtellinese, quindi, dopo gli errori di Alfred Gomis, inizialmente designato come titolare dallo stesso Mihajlovic. Inevitabili le domande su Maksimovic, sempre al centro di un'interminabile telenovela di mercato: "Dopo il mio "avvertimento" ha sempre fatto bene, a Lisbona per esempio è stato tra i migliori. Ha avuto un piccolo contrattempo fisico, ma domani sarà titolare". Titolare in difesa anche Bruno Peres, come Maksimovic nel mirino di diverse big europee: "Domani giocherà lui, dato l'infortunio di Zappacosta. Deve migliorare tanto in fase difensiva, ma si sta applicando molto in allenamento". Allenamenti intensi, quelli a cui Mihajlovic ha sottoposto la squadra in questo ritiro pre-campionato: "Non è semplice passare dal 3-5-2 al 4-3-3 e cambiare mentalità. Da parte mia ci vuole ancora un po' di pazienza e da parte dei ragazzi tanto impegno. Chiaramente, nessuno ha la bacchetta magica, ma per il momento sono contento di quel che abbiamo fatto".
Il tecnico serbo si è poi soffermato a lungo sui singoli: "Barreca può ancora crescere, ma sta lavorando bene e tecnicamente vale la serie A. Boyè ha ancora qualche problemino con la lingua, ma è un ragazzo che ha qualità, fame e tantissima voglia di arrivare. Gustafson e Lukic sono giovani, non possono chiaramente essere pronti da subito, ma sicuramente torneranno utili in futuro. Tachtsidis invece è più esperto, vedremo quanto spazio riuscirà a ritagliarsi". Parole, queste ultime, che suonano come un chiaro segnale alla dirigenza: Mihajlovic aspetta ancora il colpo ad effetto per il centrocampo.
Poi lo sguardo si rivolge al match con la Pro Vercelli di Moreno Longo: "Longo non lo conosco di persona. Certamente la Pro Vercelli è una squadra di tutto rispetto, che ha vinto il turno contro la Reggiana in rimonta. Si tratta comunque di una squadra di Serie B e quindi molto dipenderà da noi. Come diceva Boskov, nel calcio si può vincere o perdere o pareggiare, ma credo che se facciamo bene il nostro lavoro domani vinciamo. Credo che la Pro Vercelli verrà qui a giocare la miglior partita possibile per fare bella figura. Molto dipenderà da noi: domani abbiamo tutto da perdere e non vogliamo fare brutte figure". E' tutto pronto, quindi, per la prima uscita ufficiale del Toro di Mihajlovic. Il serbo ha avvertito i suoi, c'è un solo risultato a disposizione. Con uno stimolo in più: il Toro, da quando l'Olimpico è diventato lo stadio "Grande Torino", non è ancora riuscito a trovarla, l'agognata vittoria.