E' uno dei cinque colpi del calciomercato estivo della Juventus. Si chiama Marko Pjaca ed oggi ha finalmente parlato alla stampa nella classica conferenza di presentazione. Il giovane croato ha toccato e discusso di molti temi: dagli obiettivi da raggiungere con la Juventus, al rapporto con l'amico Mario Mandzukic, passando per la collocazione tattica e il feeling con Allegri. Sguardo glaciale, ragazzo serio, parole da grande professionista: per i bianconeri sembra davvero essere un grande colpo. Ecco tutta la conferenza trascritta da Tuttojuve.com:
Buongiorno. Nel suo desiderio di approdare allo Juventus ha prevalso lo stimolo di una rapida valorizzazione o l'aspirazione di vincere qualche titolo?
"Sono approdato alla Juventus perché credo sia un'eccellente squadra con una buonissima storia di successi. Voglio migliorare ogni giorno con ogni allenamento e con ogni partita. Sono venuto qui per aiutare la squadra a vincere più titoli possibili nei prossimi anni".
C'erano molte squadre interessate a te, tra le quali il Milan. Come mai ha scelto la Juve anche se squadre come il Milan ti garantivano il posto da titolare?
"Ho scelto la Juventus perché qui posso raggiungere i miei obiettivi personali. Credo che la Juventus crescerà molto nei prossimi anni. Ecco perché ho scelto questa squadra, perché avrò la possibilità di giocare la Champions League e questa è stata la mia principale motivazione".
Sul tuo ruolo: agli Europei ti abbiamo apprezzato in un 4-2-3-1 giocando da esterno, la Juventus gioca in maniera diversa. Nel tipo di gioco della Juve dove ti puoi esprimere al meglio?
"Alla Dinamo giocavo come ala sinistra, ma durante la mia carriera e quando ero più giovane ho giocato come centrocampista. Credo di poter giocare in quasi tutte le posizioni, dipenderà dalla scelta dell'allenatore. Sarò ben felice di aiutare la squadra in qualsiasi ruolo".
Che cosa ti ha detto il mister? Che cosa si aspetta da te?
"In questa squadra ogni giocatore ha la propria posizione, il proprio ruolo, sanno benissimo quello che devono fare. La stessa cosa vale per me. Personalmente mi aspetto di diventare un vero giocatore nei prossimi anni e spero di aiutare la squadra, spero di rendere felice l'allenatore".
La Juventus ha investito 23 milioni di euro per te. Questo ti mette pressione o può essere uno stimolo? Dybala è stato pagato di più ma ha fatto molto bene.
"Sì, sono d'accordo, sono tantissimi soldi, ma la Juventus ha pagato più soldi per altri giocatori. Quindi non mi sentirò sotto pressione, cercherò di fare il meglio per mostrare a tutti che i soldi sono stati ben investiti".
C'è un giocatore a livello internazionale a cui ti ispiri? C'è un giocatore in questa Juventus che ti ha colpito e che seguivi anche prima, che potrebbe essere un riferimento per te?
"Ci sono molti ottimi giocatori nella Juventus dai quali posso imparare moltissimo. Quindi credo che durante ogni allenamento e durante ogni partita avrò la possibilità di migliorare. Diciamo che il mio idolo è Ronaldinho".
Il tuo numero di maglia e il motivo per cui l'hai scelto? Mandzukic durante gli Europei ti ha detto qualcosa della Juventus? E' stato determinante per la tua scelta?
"Il mio numero è il 20, indossavo già questa maglia quando giocavo con la Dinamo. E per questo ho voluto conservare il numero 20. Ho parlato con Mario, mi ha parlato molto bene di questa squadra, dei giocatori, degli allenamenti, eccetera. E mi ha aiutato a fare la mia scelta. Ma non avevo nessun dubbio riguardo la squadra da scegliere".
Hai parlato con i compagni di Nazionale del campionato italiano? Quali difficoltà pensi di poter incontrare?
"Il campionato italiano è diverso dal campionato croato, ci sono squadre eccellenti, sarà sicuramente difficile, ma questa squadra è ottima e giocherà benissimo. L'obiettivo è vincere lo Scudetto e credo che possiamo farcela con tutti i buoni giocatori di cui disponiamo".
Anche per te il campionato italiano può essere una tappa di passaggio come è successo per quasi tutti gli stranieri che sono venuti in questi anni? Come è successo per Pogba. Tra due-tre anni andrai a giocare in un campionato più competitivo del nostro?
"Sono appena arrivato, voglio giocare il campionato italiano e questo è il mio futuro per il momento. Per il momento non penso a nient'altro. Per ora mi concentro sulla Juventus, sul campionato italiano. Ci penserò, penserò più avanti al tuo futuro".
Per te è stata una scelta più di cuore che di soldi, visto che per venire alla Juve hai rinunciato ad ingaggi anche più alti?
"Sì, certamente. Il mio obiettivo principale è migliorare come giocatore e come persona. Sempre metto al primo posto il cuore prima dei soldi, come ho sempre fatto e sempre farò nella mia vita".
E' più impressionante allenarsi con Higuain, con Pjanic o con Dybala?
"(sorride, ndr) Sono tutti eccellenti giocatori, dai quali posso imparare moltissimo. Credo che non mi possono impressionare, perché anch'io sono un buon giocatore e devo competere con loro per trovare uno spazio all'interno della squadra. Però ritengo siano dei giocatori dai quali posso imparare moltissimo".
Ci puoi parlare delle tue passioni, dei tuoi hobby, degli studi che hai fatto, quali ambizioni hai?
"Non so che cosa raccontarvi, attualmente sto imparando l'italiano e questo mi sta richiedendo tantissimo tempo, questo occupa la maggior parte del mio tempo, per il momento".
Sei sempre stato un calciatore o hai fatto anche altri sport? C'è uno sport che ti appassiona oltre al calcio?
"No, ho sempre giocato al calcio, non ho mai praticato altri sport. Mi piacciono quasi tutti gli altri sport, mi piaceva giocare a basket, mi piace ancora quando ho tempo".
Tra un paio d'ore ci sarà un grande derby in Croazia. Cosa ti aspetti?
"Spero vinca la Dinamo, ho giocato per tanti anni con questa squadra, è parte del mio cuore. Purtroppo non potrò guardare la partita ma sarò vicino a loro con il cuore".