Una nuova era si è aperta da questa estate per il Torino. La società di Urbano Cairo ha affidato il nuovo corso a Sinisa Mihajlovic, esonerato alle idi di Aprile dal Milan e voglioso di rimettersi in gioco. Nuovi elementi hanno già infarcito la rosa, giocatori di qualità come Adem Ljajic e Iago Falquè, lo stesso Tachsidis e Lukic sono acquisizioni importanti nei rispettivi ruoli. Conferma di un certo peso è quella del gallo Andrea Belotti, autore di una stagione nettamente positiva con 12 reti e 8 assist in 35 presenze. L'attaccante ha parlato dal ritiro in Austria, dove oggi ci sarà l'ultimo test contro l'Hull City prima del rientro in Italia. 

Belotti in rete nell'amichevole con l'Ingolstadt | Foto: LaPresse

"Soddisfatti dei progressi e di come vanno le cose? Mai, bisogna sempre alzare l’asticella. Sicuramente fino ad ora è stato un ritiro estremamente buono, massima disponibilità da parte di tutti per cercare di assimilare le idee del mister. Ora sono inserito in un nuovo tridente ma c'è grande feeling con ogni compagno di reparto. Ljajic e Falque sono giocatori molto tecnici, non ho preferenze e amo giocare anche con Martinez o Boyè. Mister Mihajlovic ci fa cambiare tutti proprio perché così ci conosciamo di più".

"Io inserito nel tridente ufficiale? Non lo so, non decido io. Nel calcio c'è sempre aria di cambiamento, gli allenatori ci sono proprio per questo e Donnarumma l'anno scorso ne è un esempio chiaro. Io la scorsa stagione ero arrivato a fine ritiro per cui non avevo una idea precisa del sistema di Ventura, Boyè invece essendo arrivato dal primo giorno ha avuto modo di ambientarsi anche tatticamente in maniera migliore. E’ molto forte".

"Se spero di migliorare le performance dell’anno scorso? No. Io spero di fare molto meglio... Se sono più vicino alla porta ci potrebbero essere molte occasioni. Una cifra? Nessun numero ma spero di farne tantissimi di gol. Perché niente Europeo? Io sono autocritico per cui, forse, non ho fatto abbastanza bene. Farò ancora di più. Convocato da Ventura in Nazionale? Magari, è il sogno di tutti".

"Lukic subito in campo? Se un giocatore fa parte di una rosa è giusto che venga subito inserito nei meccanismi. E’ un giocatore di qualità con una grande tecnica e si è visto nella prima partita, è molto bravo. Difficilmente si trovano giocatori così. Il Toro è passato da un modulo di giocare a quello opposto, con Ventura si aspettava di più. Io subito in azzurro? Non so, starà a me dimostrare che lo merito e lo posso fare solo facendo bene, prima delle convocazioni di fine mese ci saranno solo due partite per mettersi in mostra".

Quanto vale questo Toro? Anche l’anno scorso eravamo una buonissima squadra. Quest’anno pure ma solo giocando da Toro possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Se dovessimo mancare di mentalità o essere sufficienti allora sarebbe dura. L’Europa League? Mihajlovic ha detto entro due anni. Noi dobbiamo soffermarci partita dopo partita, poi si vedrà... Che effetto fa Higuain alla Juve? L’anno scorso ha fatto il record di gol e segnato in tanti campionati. Ma non c’è solo lui come bomber per la lotta tra cannonieri. Sono curioso di veder Lapadula in serie A. Io penso a trovare continuità sotto porta e segnare da subito".