Parte con il piede giusto la parentesi austriaca del Torino. Il debutto ufficiale dei granata di Mihajlovic si avvicina sempre di più (il match di San Siro contro il Milan arriverà tra poco più di due settimane), e il tecnico serbo può senz'altro guardare avanti con ottimismo: senza esaltazione, ma con la consapevolezza che il lavoro svolto prima a Bormio ed ora a Worgl sta dando buoni frutti. Questo è quanto emerge dalla prima amichevole disputata in terra austriaca contro l'Ingolstadt, formazione che si appresta a prendere parte per la seconda volta nella sua storia al campionato di Bundesliga. Il Toro vince 1-0, come detto senza entusiasmare, ma mostrando palpabili progressi. Pollice in su, innanzitutto, per la retroguardia granata, impegnata in una transizione dal sistema a tre a quello a quattro per nulla scontata: i tedeschi hanno creato un solo vero pericolo, con la traversa colpita poco dopo la mezz'ora della prima frazione, e anche nella ripresa, quando la pressione teutonica si è fatta più intensa, la contraerea granata ha risposto presente. Sugli scudi l'albanese Ajeti, sceso in campo al posto di Maksimovic (per lui risentimento al gluteo durante il riscaldamento) e protagonista di una prova maiuscola, e Zappacosta, che ha messo in campo tutta la voglia di guadagnarsi quel posto da titolare raramente concessogli da Ventura.
A centrocampo ottime risposte da Baselli, parso in grande spolvero, mentre in avanti il protagonista è sempre lui, il "Gallo", Andrea Belotti. Tre minuti dopo il fischio d'inizio l'ex Palermo centra la traversa su invito di Zappacosta, altre cinque giri d'orologio ed ecco il gol: punizione di Ljajic dalla destra, sponda di testa di Baselli e incornata vincente del bomber granata, senza dubbio l'uomo più in forma di questa prima parte di ritiro. Poi, però, ci sono anche le note stonate: la prima si chiama Nikola Maksimovic, che come detto ha alzato bandiera bianca per un problema muscolare ancora da valutare. Tra voci di mercato e acciacchi, non c'è pace in questa estate 2016 per il centrale serbo. Da verificare anche le condizioni di Molinaro, uscito anzitempo per una botta con annesso taglio al ginocchio: la gara contro l'Ingolstadt, infatti, è stata una di quelle che si possono definire "maschie", tutt'altro che un'amichevole, insomma. Ancora in ombra, così come nelle precedenti amichevoli, Iago Falque, che sembra ancora alla ricerca della miglior forma.
Mihajlovic, infine, dovrà lavorare sull'autonomia della sua squadra, brillantissima nella prima frazione, molto più in sofferenza nella ripresa, pur senza concedere clamorose chance agli avversari. Il Toro è sulla buona strada, quindi, ma nel serbatoio serve altra benzina.