La scorsa stagione, per Nikola Maksimovic, centrale classe '91 in forza al Torino, non è stata esattamente delle più brillanti. Dei tre campionati giocati in granata dal difensore ex Stella Rossa, quello concluso a maggio 2015 è infatti stato senza dubbio il più opaco. Un buon avvio, poi un infortunio dal recupero più complicato del previsto, il rientro caratterizzato da prestazioni negative, amnesie in serie e una concentrazione precaria. Il Maksimovic attento, a tratti imperioso, dei due anni precedenti, ha lasciato spazio ad un giocatore distratto, impreciso, svagato. "Le voci di mercato lo distraggono, gli tolgono concentrazione": Mihajlovic, in conferenza stampa, non ha usato mezzi termini per delineare la situazione attuale riguardo al suo connazionale. Il neo tecnico granata ha poi aggiunto: "Maksimovic resterà con noi, ci ha dato garanzie in merito. Per noi Nikola è un giocatore importantissimo, ho grande stima di lui". Un'affermazione, quest'ultima, cui non si fa fatica a credere: fu infatti proprio Mihajlovic a convocare per la prima volta Maksimovic nella nazionale serba.

Proprio poche ore dopo le dichiarazioni dell'ex allenatore di Milan e Fiorentina, però, nuove voci hanno ricominciato a rimbalzare attorno al difensore granata. Pare infatti che, nonostante l'ultima stagione da dimenticare, il centrale serbo faccia ancora gola anche al di là dei confini italiani: se in passato il Napoli, che comunque potrebbe tornare all'assalto in caso di partenza di Koulibaly, aveva recitato il ruolo di principale pretendente, ora a mettere nel mirino Maksimovic sono Chelsea e Siviglia, non proprio due squadre qualunque. Antonio Conte, preso atto del muro alzato dalla Juventus per Bonucci, starebbe pensando di virare sul centrale serbo, mentre gli spagnoli, che ad agosto contenderanno al Real Madrid la Supercoppa Europea, avrebbero individuato proprio nell'ex Stella Rossa il rinforzo giusto per la difesa. Lui, Maksimovic, si trova davanti ad un bivio importante: sposare la causa granata o tentare il salto verso quello che Lady Cerci, due anni fa, definì "il calcio che conta"?

Decisione non facile. Una cosa è certa: se il serbo deciderà di rimanere sotto la Mole, dovrà farlo con lo spirito giusto, con la convizione di aver preso la decisione migliore per la sua carriera. Un Maksimovic deconcentrato e con la testa altrove, infatti, non serve a questo Toro: lo stesso Mihajlovic ha già provveduto a ricordarlo. Viceversa, se l'ex Stella Rossa, al Torino da tre stagioni, decidesse di cambiare aria, i granata si ritroverebbero con in mano un bel gruzzoletto da reinvestire immediatamente sul mercato alla ricerca di un sostituto di livello: la valutazione di Maksimovic si aggira tra i 15 e i 20 milioni, una cifra importante, con la quale Petrachi potrebbe senz'altro assicurarsi un rimpiazzo di valore da posizionare al centro della difesa granata. Al momento è difficile fare previsioni, quel che è certo è che Mihajlovic spera in una soluzione rapida, in un senso o nell'altro, in modo da avere presto a disposizione la rosa definitiva.