Il mercato della Juventus non può che essere considerato di alto livello, degno di quelle squadre che puntano a primeggiare tanto in patria quanto in Europa. Per la difesa Marotta è riuscito a strappare Benatia dal Bayern Monaco. 3 milioni per il prestito oneroso, 17 per il diritto di riscatto, nonostante i tedeschi spingessero per l'obbligo.

Una prova di forza per i bianconeri ed è anche per questo che il difensore marocchino ha scelto Torino per provare a rilanciarsi come racconta a Tuttosport: "Se ho capito perché in bianconero si vince? Ma io lo sapevo, ho un paio di amici in gruppo che me ne avevano parlato. Il modo di lavorare che caratterizza questa squadra è riconosciuto in tutto il mondo. Ed effettivamente ci stiamo allenando bene, c'è una grande serietà da parte di tutti: è questo che, alla lunga, ti fa ottenere determinati risultati. Non mi piace fare paragoni, soprattutto una volta che la storia si è chiusa. Roma per me è stata una piazza importante e l'ho sempre detto. Stessa cosa in Germania. Però oggi sono molto felice e fiero di essere un giocatore della Juventus perché qui si cresce anche a livello personale e si ha sempre l'opportunità di vincere trofei. Si lavora in modo naturale e questo porterà tanti altri risultati in futuro."

Mehdi Benatia allo Juventus Stadium, tuttosport.com

In mezzo al campo, invece, è arrivato l'amico Pjanic"La Juventus era già fortissima e pronta per vincere la Coppa, tanto che due stagioni fa è arrivata in finale e quella scorsa non meritava di uscire già agli ottavi contro il Bayern. Con il mio amico Pjanic questa squadra diventerà ancora più potente. Lo conosco dai tempi della Roma, però non c'è solo lui, io mi trovo molto bene con tutti: sono felice di aver ritrovato Asamoah dopo l'esperienza all'Udinese, lo stesso Pereyra."

Ultime parole dedicate a Massimiliano Allegri"Non lo conosco ancora bene, ma posso dire che con lui si lavora tanto, come del resto con Guidolin ai tempi dell'Udinese. Allegri è un tipo molto tranquillo e apprezzato da tutti i giocatori: è un top allenatore, è perfetto e ama starci vicino. A me non piace lavorare con una persona chiusa, che non ti parla mai: il mister è un punto di forza per noi."