E' il solito Aurelio De Laurentiis quello che quest'oggi ha incontrato, in piazza a Dimaro, la stampa nella prima conferenza stagionale. Il patron del club partenopeo ha analizzato la questione legata al futuro di Higuain, ribadendo di fatto ciò che nei giorni scorsi aveva già annunciato e messo in chiaro. Il numero uno del Napoli ha confermato di fatto di scaricare la scelta sull'attaccante argentino, che è chiamato adesso - dopo le parole del fratello - a chiarire la sua posizione. Higuain e non solo, con un occhio anche al mercato ed alle scelte della nazionale.
Riguardo l'eventualità che la Juventus possa cedere Pogba per finanziare l'operazione Higuain, il patron azzurro analizza così la situazione: "Si confonde l'unilateralità con una bilateralità. Anche se la Juventus dovesse tornare alla carica, serve il consenso di Higuain. Prima canti la canzone che ha infiammato il San Paolo e poi passi alla concorrente? Mi sembrerebbe un po' difficile dal suo punto di vista. E' chiaro che se c'è la partita delle partite, è sempre Napoli-Juventus. Allora io non ho mai parlato con lui, perciò sono tutte illazioni che vengono fuori mediaticamente mosse con scopi diversi da parte forse dei club. Io l'unica proposta che ho avuto è quella che ho avuto un mese fa telefonicamente dall'Atletico Madrid. Mi ha offerto 60 milioni più 2-3 giocatori, ma gli ho risposto che non si poteva fare. C'è una clausola e va rispettata. Cosa ne farei? La forza sarebbe prendere il sostituto di Higuain tenendo Higuain. Investendo sui sostituti di Higuain, strapaghi i sostituti, depauperando le risorse".
"Tradimento al Napoli o anche alla città? Penso che sia un tradimento a se stesso dopo quel che ha fatto. E' andato sotto la curva, che rappresenta il cuore del tifo e della città intonando la canzone della squadra e del momento. Mi sembrerebbe un'assurdita se andasse alla Juventus".
Parole al veleno anche nei confronti di Nicolas Higuain: "Le strategie del fratello e le controparti con cui parla e negozia, non mi appartengono. Non posso dare una risposta, ma esiste una clausola che rende i giocatori punibili quando violano la riservatezza ed alcune dichiarazioni non sono concesse. Qualche volta va ricordato. Siamo da 7 anni in Europa, con dignità, tirando fuori tanti giocatori, dire che non è all'altezza, ma allora perchè hai mandato qui tuo fratello? Qui è tornato quello che era, s'è risvegliato con 36 gol, 38 in stagione, nonostante i turni di squalifica. Se uno ha altri scopi, segnali da mandare a terze persone giuridiche per farsi fare delle offerte che non arrivano questo lo sa solo il fratello di Higuain".
Tra i nomi dei sostituti, si fa anche quello di Cavani per un clamoroso ritorno: "Ma lui l'ha già dichiarato che non va d'accordo con me, quindi la vedo difficile. Forse pretendevano di più da lui di quanto non abbia reso, quindi forse avrà avuto dei rigurgiti nei miei confronti anche per colpa di una clausola che lui ha accettato".
Dopo le difficoltà incontrate nell'affare Santon, il patron risponde così alla possibilità di ingaggiare Giulio Donati, nome che nelle ultime ore è uscito con insistenza per la fascia del Napoli: "Stiamo lavorando su vari settori del campo ed in tante direzioni. Abbiamo bisogno di un terzino destro - se ambidestro meglio - che se possibile deve fare 10-15 partite. Poi ci serve uno o due centrocampisti, se ne prendo uno che ho in mente sto bene per cinque anni e non ho bisogno più di nessuno, altrimenti ne ho bisogno di due. Poi vedremo se servirà un sostituto o meno di Higuain. Siamo arrivati secondi anche senza Higuain".
Riguardo le altre situazioni legate ai giocatori presenti in rosa e quelli in uscita, il parere del presidente: "Gabbiadini? Vorrei rimanesse, gli voglio bene a quel ragazzo. Koulibaly? Ha ancora tre anni di contratto, chi vivrà vedrà. Grassi? E’ un investimento che dimostra che penso anche ai giovani. Lo seguo dall’epoca di Gabbiadini, anche se hanno ruoli diversi. Giaccherini? Mi è sempre piaciuto. L’ho visto nell’Europeo, molto energico ed attaccato alla maglia. Quando dico che ci vogliono i diciottenni dico anche che sono diventato quello che sono diventato perché avevo vicino mio padre. Il tandem di giovinezza ed esperienza creano l’X factor".
Inoltre, sul concetto di titolarissimi e della profondità della rosa: "L’anno scorso avevo già molti titolari, più di 18/19. Chiriches per me vale Albiol, Strinic vale Ghoulam. Credevo già lo scorso anno di aver dato una squadra capace di andare avanti in Europa League. É chiaro che stiamo cercando di migliorare gli elementi specifici della rosa. Hysaj, posso fargli fare il secondo dopo la stagione che ha fatto? Ho un coach che gestisce due terzini al 50% oppure, se prendo un terzino che costa poco voi non lo valutate adeguatamente. Voi giornalisti li valutate solo in base a quanto li pago. Giaccherini non si è posto il problema quando ha deciso di venire qui, altri sì".
Infine, un parere del presidente anche sulla scelta di Tavecchio di affidarsi a Giampiero Ventura per il dopo-Conte: "Ho visto giocatore il Torino spesso molto bene, altre volte malissimo. C'è però un gioco militante, adoperato anche da noi, un modulo che mi ha fatto perdere Verratti. A me non mi ha convinto neanche il 3-5-2 di Conte, al Chelsea credo possa fare fatica, in Champions non giocano così".