Fino a questo momento è probabilmente il colpo più importante del calciomercato della Serie A, oggi Miralem Pjanic ha parlato per la prima volta in conferenza stampa da giocatore della Juventus e non ha mancato di esprimere concetti interessanti, anche riguardo le differenze fra la Juventus e gli altri club italiani.

Proprio da questo inizia la conferenza del centrocampista bosniaco: "Sapevo l'avversario che era, la squadra e la società da fuori. Ora che ci sono dentro ho visto e capito perché era sempre difficile esserle davanti. Si lavora tanto l'ho capito subito. Sono a disposizione della squadra per continuare a vincere e fare ancora di più. C'è una differenza da dove sono stato in passato ad oggi. Ho ricevuto tanti benvenuti da tutta la squadra, mi hanno fatto capire che sono in una grande squadra adesso. Sono una squadra unita e ora posso dare una mano. Abbiamo lavorato veramente tanto ed è diverso dalla Roma."

Miralem Pjanic, ligtv.com.tr

L'essere presente dal primo giorno di ritiro con Allegri ha permesso a Pjanic di iniziare a parlare già del proprio ruolo: "C'è un buona intesa, ci vediamo ogni giorno. Piano piano imparo a conoscerlo, devo fare la migliore preparazione possibile. Io sarò utile, alla Roma giocavo a 3 ma non ho paura di avere il pallone tra i piedi, mi piace far giocare gli altri. Il mister mi metterà nella posizione che vorrà e io mi adatterò. Pirlo è un grandissimo calciatore, il più forte della serie a. Non copierò il suo gioco, siamo diversi. La società mi ha preso perché pensa che potrò dare una grande mano. Mi integrerò al meglio possibile e dimostrerò sul campo il mio valore. È bello il paragone con Pirlo, ma io sono diverso."

Ultimi pensieri sul centrocampo bianconero e sulla possibile concorrenza da dover affrontare: "È forte, siamo in tanti e tutti siamo utili. Abbiamo caratteristiche diverse, ma il mister metterà in campo la miglior squadra per vincere. Ogni giorno conosco qualche nuovo compagno, sono ragazzi tranquilli che lavorano tanto. La concorrenza non la temo mai, è il nostro lavoro, siamo tutti a disposizione del mister, sono qui per dare una mano. Non siamo solo 3-4 a centrocampo, siamo tanti. Cosa il mister penserà di fare, farò. Voglio giocare e fare il possibile per giocarle tutte."