Urbano Cairo vuole spendere e punta a costruire una squadra d'alta classifica. Almeno, questa è l'impressione che si ha seguendo le trattative e le vicende di mercato del Torino. I granata infatti, dopo due buone stagioni, con anche una partecipazione all'Europa League, hanno vissuto un'annata d'assestamento, dove raramente si sono viste buone prestazioni. La sensazione di tutti era che il ciclo Ventura fosse giunto al termine, così come quello di alcuni giocatori importanti come Quagliarella (ceduto infatti a gennaio). Il tecnico ex Pisa quindi se n'è andato, attratto dagli azzurri lidi della Nazionale, al suo posto niente di meno che Sinisa Mihajlovic, tecnico maltrattato al Milan (come ormai molti dei suoi predecessori).
Il serbo ha un curriculum di tutto rispetto - da calciatore non serve nemmeno ricordarlo - ha fatto bene in tutte le panchine su cui si è seduto, sì anche su quella del Diavolo, dove il proseguio della stagione ha mostrato chiaramente come il problema non fosse lui. Si presenta però un primo problema: Giampiero Ventura ha sempre giocato col 3-5-2 (ormai stantio e che porta risultati solo alla Juventus e, per ora, alla Nazionale), Mihajlovic punta ad un gioco più aggressivo, basato su un 4-3-1-2 o un 4-3-3. Inoltre emerge anche un secondo interrogativo, quasi contemporaneamente. Ovvero Immobile. Si, perchè il figliol prodigo, ritornato a Torino in prestito con diritto di riscatto dal Siviglia per risollevare le sorti della squadra, ha rifiutato la permanenza, nonostante la premiata ditta Cairo & Petrachi intendesse pagare gli undici milioni per il riscatto. Ha già espresso tutta la sua amarezza il boss di LA7: "Prima avevo tanta voglia di riscattarlo, ora però fatico a capire alcuni suoi atteggiamenti abbastanza strani. Petrachi mi ha confidato che non è convinto di restare, proprio in questo momento, sul più bello. E' ovvio che se non è convinto del nostro progetto io non provo nemmeno a trattenerlo". Quindi, visto che cambierà il modo di giocare della squadra e visto che una pedina importante come Immobile verrà persa, c'è bisogno di operare pesantemente sul mercato.
Prima però, il fronte cessioni. Il Torino infatti ha molti giocatori appetibili sul mercato e alcuni sembrano intezionati a cedere alle lusinghe di club più blasonati. È il caso di Kamil Glik, il capitano e bandiera del Torino vuole infatti fare un ultimo grande salto, in un club che gli permetta di giocare la Champions. In questo senso il Monaco è quello che si è mosso con più convinzione, offrendo 14 milioni di euro (12+2 di bonus in caso di qualificazione alla prossima Champions League, cosa non scontata, ma con buone probabilità che accada) e 2 milioni più bonus al giocatore. Questa pare sia l'offerta importante per convincere Cairo a cedere. Molto alla finestra il Besiktas, che si era mosso, ma che non è riuscito a convincere il giocatore. Quindi, oltre a comprare i giocatori necessari al gioco di Mihajlovic, pare proprio che bisognerà trovare anche un nuovo difensore centrale di spessore. Oltre al polacco, anche Bruno Peres e Zappacosta sono molto richiesti. Le richieste del Toro però sono alte, 25 per il brasiliano e 10 per l'ex Atalanta. Nonostante ciò, ci sono alcuni acquirenti disposti a flirtare. La Roma infatti è il club che più è rimasto impressionato dall'ex Santos, ma non ha il denaro necessario all'acquisto, a meno che non si inserisca qualche contropartita tecnica o qualche opzione per l'anno prossimo. Sullo sfondo il Napoli, che però sta investendo in altro, e club d'oltreconfine. Zappacosta è invece più in bilico, la richiesta infatti non spaventa il Sassuolo, che lo vuole fortemente per sostituire il neo madridista Vrsjaliko ed è forte dei soldi ricevuti proprio per il croato. Bassa per ora l'offerta, che è di 5/6 milioni, ma nei prossimi giorni si continuerà a trattare. Infine, l'esubero Pryima pare sia destinato a un ritorno al Frosinone e Benassi ha rinnovato ufficialmente fino al 2021.
Quindi, seguendo le necessità dettate da Mihajlovic e dalle cessioni, Cairo e Petrachi devono pensare ad un mercato in entrata che vuol essere però anche sontuoso, alzando un po' l'asticella, soprattutto per quel che riguarda lo stipendio dei calciatori. Ecco quindi che gli obiettivi sono importanti. Innanzitutto servono due ali e i nomi più gettonati sono quelli di Adem Ljajic e Iago Falque, entrambi della Roma. Tutti e due vengono da stagioni discrete, ma non eccezionali, con il serbo che non sarà riscattato dall'Inter e l'ex Genoa che ha giocato abbastanza, ma pur sempre come prima riserva. Sarebbero però due "scarti di lusso", poichè le loro qualità sono indiscutibili e, in piazze meno esigenti di quelle dei top club, sanno come infiammare i tifosi. Un po' di paura solo per la discontiunuità dell'ex viola, ma Mihajlovic sa come tenere sulla corda i suoi. Per le due ali però non è ancora fatta del tutto, l'accordo con la Roma c'è (definitivo Ljajic, prestito con diritto di riscatto per Iago Falque), manca il sì dei giocatori, ma le sensazioni per ora sono positive. Dovessero dare risposta affermativa, Cairo avrà aggiunto due tasselli molto importanti alla sua squadra. Passando al centrocampo, per ora non ci sono manovre, ma le pressioni per Zappacosta e Bruno Peres, come ho ricordato sopra, sono forti e se uno dei due dovesse partire la trattativa per De Silvestri pare si possa portare facilmente in porto. Come seconda scelta, ci sarebbe D'Alessandro dell'Atalanta, ma il sampdoriano è il profilo che più piace ai granata. In mezzo al campo poi ci sono più suggestioni che reali interessi, si fanno i nomi infatti di Mati Fernandez, Roberto Soriano e Bjarnason. Il sampodoriano è più un rumor legato all'arrivo di Mihajlovic a Torino, dato che pare che sia richiesto da squadre molto importanti (Napoli su tutte). Gli altri due invece sono vecchi obiettivi di mercato che potrebbero tornare attuali nel caso ci fosse qualche addio. Per quel che riguarda le punte per ora ci sono Martinez, Maxi Lopez e Belotti. Pochi per un tandem offensivo, troppi per un tridente. Il tecnico serbo dovrà fare quindi le sue valutazioni, ma potrebbe esserci un'aggiunta e qui il sogno si chiama Mattia Destro. Altro vecchio pallino di Petrachi e Cairo, di difficile realizzazione però, perchè il Bologna chiede cifre importanti, avendolo pagato caro, e su di lui c'è la Fiorentina. Per ultima, ma non meno importante, la difesa. Il reparto ha dato buon garanzie, con Maksimovic che ha deciso di dire no a club più danarosi e Pontus Jansson che sta crescendo bene, ma darà l'addio un pilastro come Glik, servirà quindi un acquisto di livello per sostituirlo e il nome che si fa con più insistenza è quello del viola Nenad Tomovic. Il serbo piace perchè ha esperienza (28 anni) ed è polivalente. L'intreccio però non è semplice, perchè i Della Valle chiedono cinque milioni ed un'opzione per Zappacosta. Ci sarà da lavorare, magari allargando il tavolo anche a Mati Fernandez, oppure facendo pressioni per restringere il discorso al solo serbo. Si vedrà, ma come inizio di mercato per i granata non è per nulla male. Attenzione, perchè Cairo vuole riportare il Torino in alto, per davvero.