Urbano Cairo è stato l'ultimo presidente di club di Giampiero Ventura e forse nessuno meglio di lui può raccontare aneddoti e particolari sul nuovo e prossimo CT della Nazionale italiana. Lo ha lasciato andare, decidendo di affidarsi a Sinisa Mihajlovic per la panchina granata.
In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport Cairo racconta alcuni retroscena della trattativa fra lui, Tavecchio e Ventura: "Siamo stati insieme 5 anni e se non fosse arrivato Tavecchio avremmo proseguito fino al 2018, il contratto era già firmato. Sono onorato di aver dato alla Nazionale il c.t. Vecchio? Cavolate, Ventura è uomo di grande energia, ha l’entusiasmo di un quarantenne. Anzi, è un ragazzo di 40 anni! L’ho visto lavorare coi collaboratori per 10-12 ore di fila per preparare una partita. È arrivato forse tardi al calcio più importante, ma proprio per questo ha ancora tanta fame. State sereni, Ventura è una grande scelta. Sa dare subito un’impronta precisa alle squadre che allena: gioco e personalità. Mi aspetto un’Italia esteticamente piacevole, di carattere, con molti giovani."
E dire che il rapporto fra il Torino e Ventura sarebbe potuto anche finire nel 2014 come rivela Cairo: "A novembre del 2014 incappammo in 4 sconfitte di fila più altre prestazioni così così. Lui era mortificato, io lo spronai: 'Dai mister, non mollare, stai lavorando benissimo, vedrai che ne usciamo alla grande'. A fine stagione arrivammo a 2 punti dalla zona Coppe e in Europa League fummo straordinari come raccontato prima. Io credo nei rapporti lunghi, anche come editore." Infine due parole su Sinisa Mihajlovic, nuovo allenatore del Torino: "Il giusto erede per continuare a crescere. Sinisa è un guerriero, ha il tremendismo granata ed è coraggioso coi giovani, fondamentale per noi."
Due parole anche sullo staff di Ventura, tutta gente preparata e profonda conoscitrice di calcio: "Sullo è il vice storico, un fedelissimo, l’ombra di Ventura. E’ bravissimo a preparare le partite, anche a video: ragazzo importante poi a livello di rapporti coi giocatori, spesso sbroglia quei casi nei quali il mister non vuole immischiarsi. Zinetti è da sempre accanto a Ventura, è quasi una coscienza critica del mister. Infine, Innocenti, il prof, implacabile, determinato, feroce: uno che ha fatto allenare duro gente che altrove aveva una fama non certo da stakanovista."