Dopo la recente debacle, con la permanenza in A acquisita solo in chiusura di stagione, a Udine è tempo di cambiamenti. Prima del ribaltone di campo, occorre sistemare l'assetto societario. Da sciogliere il nodo DS, all'orizzonte un possibile ritorno. 

Ai microfoni di tuttoudinese.it Manuel Gerolin spiega la sua situazione attuale: "Io ho lavorato tanti anni per l'Udinese, ed i Pozzo sanno benissimo chi sono e come lavoro, ma al momento non ci sono stati contatti con il club friulano".

Ha mai avuto contatti di recente con i Pozzo?
"No, ci conosciamo talmente bene, che se ci fosse stato qualcosa non avrebbero esitato a chiamare".

Lei ha vestito i colori bianconeri per diverso tempo oltre ad esserne stato un apprezzato dirigente. Che ricordi ha della sua esperienza all'Udinese?
"Ho vestito da giocatore la maglia dell'Udinese per cinque anni, prima che Pozzo divenisse il presidente dell'Udinese (ride, ndr). Con i Pozzo ho iniziato a lavorare da dirigente e sarò sempre grato a loro perchè mi hanno dato l'opportunità di imparare una professione, lasciandomi lo spazio per crescere. Poi è normale che si fanno delle scelte professionali è ci siamo divisi, ma io ho l'Udinese dentro; è la prima squadra che controllo quando finiscono le partite, ad Udine ho iniziato come osservatore per i giovani.  Va detto che i Pozzo hanno fatto un altro grande capolavoro: lo stadio. Avere uno stadio di proprietà al giorno d'oggi è molto importante, unito poi ad un grande centro sportivo".

Ha avuto contatti anche con altri club nell'ultimo periodo?
"Qualche cosa c'è stata ma nulla di significativo...".