Tra presente e futuro, con lo sguardo che tende inevitabilmente a guardare a ciò che sarà a partire da sabato sera in poi, senza però sottovalutare l'impegno contro il Frosinone, decisivo per le sorti future del Napoli di Maurizio Sarri. Data per scontata la permanenza sulla panchina azzurra del condottiero di questa stagione, la dirigenza è già al lavoro, nonostante il secondo posto sia ancora in bilico, per rafforzare adeguatamente l'organico a disposizione del maestro di campagna per la stagione ventura. Il primo obiettivo, come ha troppo spesso sottolineato il tecnico, è quello di rendere la rosa maggiormente competitiva per affrontare adeguatamente tutte le competizioni che vedranno i partenopei impegnati.
GLI OBIETTIVI - Un portiere, un difensore centrale, uno (forse due terzini), altrettanti centrocampisti, ed un attaccante. Questa la lista di mercato che, sul prezioso taccuino di Cristiano Giuntoli, è stata stilata per costruire un Napoli che, una volta conquistato il secondo posto, vorrà stabilizzarsi nell'èlite del calcio italiano ed europeo. Per farlo, in primis andranno adeguati i contratti al mister, ad Higuain e ai protagonisti di questa cavalcata che in pochi alla vigilia del campionato avrebbero pronosticato: si passa dagli spagnoli Albiol e Callejon, al belga Mertens, per finire con Lorenzo Insigne. La disponibilità economica del Napoli potrebbe inoltre essere rimpinguata dalla cessione di Manolo Gabbiadini, il cui cartellino è ambito da numerosi club italiani ed esteri. Con il gruzzolo accumulato, i sei/sette obiettivi di mercato potrebbero diventare concreta realtà.
I NOMI PER LA DIFESA - Si parte dalla difesa, dove le necessità di dare un volto concreto ed affidabile al vice-Reina, non impeccabile nelle ultime uscite, ha messo in preallarme la società, che sta riallacciando i rapporti con l'Atalanta per portare in Campania Sportiello. Sugli esterni, dove Hysaj e Ghoulam hanno dato le dovute rassicurazioni, ma non hanno quasi mai avuto la possibilità di prendere fiato, potrebbe tornare di moda il nome di Vrsaljko del Sassuolo. Centralmente, tutto dipenderà dalla volontà di Albiol di firmare il prolungamento: in caso positivo, l'esborso potrebbe essere di valore minore rispetto al caso in cui l'ex Real Madrid dovesse fare le valigie. A quel punto, la necessità di acquistare un centrale di livello assoluto potrebbe far cambiare notevolmente i piani.
NECESSITA' CENTROCAMPO - Il reparto che andrà maggiormente ritoccato è quello della mediana. Gerarchie ben definite tra i titolari, ma è in panchina dove il Napoli dovrà intervenire, fornendo a Sarri le giuste alternative del caso: il primo obiettivo sembra essere, ancora una volta, quel Matias Vecino più volte accostato agli azzurri, ma non è da scartare l'ipotesi che vorrebbe gli azzurri vicini a Davy Klaassen dell'Ajax (così come quella di Herrera), talento cristallino in grado di prendere il posto di Hamsik nel terzetto di centrocampo, ma anche di fornire a Sarri quella qualità da trequartista che gli consentirebbe di cambiare modulo e tornare al 4-3-1-2. Non un ritorno alle origini, ma semplicemente una freccia in più alla faretra del mister azzurro. Da sciogliere inoltre il nodo che riguarda il futuro di Alberto Grassi, investimento di gennaio dei partenopei che però non ha mai messo piede in campo (causa infortunio e non solo).
DUBBIO ATTACCO - Il dubbio principale attorno al quale ruotano tutte le scelte successive è, ovviamente, la permanenza di Higuain. Qualora il pipita dovesse restare, resterebbe soltanto da rifinire un reparto che ha fin troppe certezze in Callejon, Insigne e Mertens. Al posto di Gabbiadini, in lista di sbarco, De Laurentiis vorrebbe acquistare Lapadula dal Pescara, ma anche la necessità di far rifiatare l'ala iberica non è meno importante e per questo motivo si guarda a Ben Yedder del Tolosa, con El Kaddouri (sostituto dell'ex Real quest'anno) che potrebbe risultare preziosa pedina di scambio.
Tanta la carne a cuocere sulla griglia partenopea, che però per il momento sembra produrre più fumo che arrosto. L'obiettivo principale, per il momento, resta la vittoria contro il Frosinone, senza la quale tutti i discorsi appena fatti varrebbero meno di zero.