"Non ho ricevuto chiamate ma tutti mi dicono che dovrei andare allo stage del 18. Penso a finire al meglio col Toro, intanto. E se poi l'Italia non arriverà, vorrà dire che dovrò impegnarmi di più per realizzare questo sogno". 

Speranze azzurre, quelle di Andrea Belotti, attaccante del Torino, che si è raccontato i microfoni de 'La Stampa' analizzando così la sua prima stagione con la maglia del Torino. Dopo le difficoltà iniziali, di ambientamento e pressione, il 'gallo' è risorto a suon di gol. 12, per la precisione, quelli messi a segno dal centravanti classe 1993 di Calcinate, quasi tutti nella seconda metà di stagione. Marcature che gli hanno permesso di sognare ad occhi aperti una convocazione con la maglia della Nazionale maggiore, rimasta orfana in attacco, nello spot di centravanti, di bomber di razza, con il fiuto del gol come il suo.  

Tuttavia, Belotti guarda avanti, al lavoro da fare per migliorare ancora in futuro. Processo graduale quello intrapreso dal ventitreenne ex Palermo, che ha guardato così al suo passato: "L'ho voluto fortemente, il Toro. Sapevo che sarei migliorato tantissimo e che potevo giocare le mie chance per un'annata da titolare. Mi sento sulla buona strada ma non mi monto la testa. Devo continuare a lavorare per migliorarmi e fare più gol possibile per il Toro e per me. Ho fatto una scelta azzeccatissima".

Inoltre, riguardo le difficoltà iniziali: "All'inizio ho giocato poco ma si vedeva che dovevo ancora capire. Compagni, allenatore e società mi hanno però sempre dato la tranquillità necessaria. Non segnavo eppure mi incitavano e aiutavano. Credevano che prima o poi sarei sbocciato".

Infine, in vista della penultima giornata di campionato, con il Toro che affronterà il Napoli, Belotti parla così di Gonzalo Higuain"È il migliore attaccante al mondo. Senza i tre turni di squalifica, avrebbe battuto il record di reti in Serie A. Speriamo non voglia rifarsi contro di noi. Dybala? Un altro grandissimo, non mi aspettavo esplodesse così in fretta. Ora, però, non ci vediamo più, anche se siamo entrambi a Torino. Lui è della Juve, io sono del Toro".