Finalmente dopo la paura e la tensione Bergamo e l'Atalanta si possono sciogliere in un urlo di gioia per un'altra salvezza conquistata come da richiesta della società. Il successo di misura sul Chievo ha messo l'ultimo tassello sul percorso della squadra di Reja, a cui per la matematica manca ancora un punto, ma che di fatto si può dire fuori pericolo.
E pensare che nella prima parte di campionato sembrava che certi discorsi non dovessere riguardare i nerazzurri, per diversi mesi la vera sorpresa del campionato. Alcune partite, come quella giocata a San Siro contro il Milan, avevano provocato complimenti e apprezzamenti da più parti, con Berlusconi addirittura sceso di persona negli spogliatoi per complimentarsi con i ragazzi di Reja. Poi, però, un blackout, come una spina staccata troppo presto che ha portato l'Atalanta lentamente, ma inesorabilmente troppo vicino alle sabbie mobili della classifica. Reja è stato anche vicino all'esonero in un paio di circostanze, ma la società ha avuto la forza e il coraggio di non cambiare la guida tecnica, fiduciosa che l'ex allenatore della Lazio potesse trovare una soluzione, anche grazie agli arrivi del mercato di Gennaio. La partenza di Maxi Moralez ha pesato per alcune settimane, ma poi sia Diamanti che Borriello sono saliti di colpi, il primo a livello di prestazioni, il secondo con gol pesanti per arrivare all'obiettivo salvezza.
L'astinenza di vittorie dal 6 Dicembre contro il Palermo è durata fino al 20 Marzo, quando l'Atalanta ha ritrovato i tre punti contro il Bologna. Bissati nel turno successivo in casa contro il Milan ancora di Mihajlovic, in un'altra gara molto ben giocata. Dal Milan al Milan viene quasi da dire. I pareggi con Roma e Torino e poi la vittoria di ieri contro il Chievo hanno scritto per l'ennesima volta sui muri di Zingonia la parola salvezza.