"E' entrato Totti e siamo usciti noi, è un peccato perché la nostra è stata una gara importante".
Un misto tra rabbia, delusione e frustrazione il commento di Giampiero Ventura, visibilmente rammaricato al termine della sfida tra Roma e Torino che ha visto i granata soccombere nel finale a cinque minuti dal gong. Una sciagurata gestione degli ultimi attimi di gara, conseguenti all'ingresso in campo di Totti, ha compromesso e offuscato una prestazione ottima da parte dei granata, che meritavano di uscire quantomeno con un punto dall'Olimpico di Roma. Questione di mentalità, di crescita e di non accontentarsi mai del risultato acquisito prima del triplice fischio finale.
"C'è stata personalità, ci sono potenzialità per diventare grande ma bisogna non accontentarsi. Dobbiamo ancora migliorare, stasera sono abbastanza deluso perché la squadra avrebbe meritato di fare risultato. Avevamo la possibilità di fare 2-0, poi di fare 3-1. Stasera anche noi avremmo meritato".
Questa l'analisi del tecnico ligure ai microfoni di Radio Rai, che pungola i suoi e li bacchetta per la gestione del vantaggio. Il rammarico, però, cancella solo parzialmente la bellissima prestazione offerta dei piemontesi, che però restano a bocca asciutta dopo una gara condotta in lungo ed in largo, con l'inerzia che parlava ampiamente a proprio favore.
Inevitabile, inoltre, tornare sull'ingresso in campo di Totti che ha cambiato, e deciso per sfortuna di Ventura, la gara: "Sono i film del gioco del calcio, la bellezza del nostro mondo. Chi è nel calcio da tanti anni, conosce queste dinamiche. Non voglio entrare nel merito del caso Totti, bisognerebbe conoscere le situazioni per esprimere un giudizio. Ma stiamo parlando di Spalletti, ottimo allenatore e grande amico, e di Totti che è un grande calciatore. Sono due persone importanti per il mondo del calcio, spero che possano trovare un accordo".